Cerco la mia ombra
su un foglio bianco
una matita di legno sincero
quattro righe disordinate
una virgola, un pensiero.
Fuori è tutto nero,
la cornice lignea
sul muro giallo,
pende
in bilico
tra il cedere alla noia
e il cadere per la rabbia.
Sono sempre qui
tra due parentesi infinite
E' come una solitudine profonda
questa lenta percezione
di un tempo nascosto.
Ritrovo
tra i vicoli bui
brandelli di un sentimento
che non si definisce,
e si trascina doloroso
come un ubriaco abituale.
C'è bisogno di spazio
per il cielo azzurro
e di spazio per potersi sdraiare
e guardarlo.
Mi perdo
in un oceano di pensieri
fatti in punta di piedi
solleticando le stelle
Cerco un orizzonte
da inseguire
e uno dove fermarmi
a prender fiato
Respiro a pieni polmoni
l’odore della pioggia
e del tempo,
che non si può comprare
E,
al ritmo cadenzato
delle morbide lancette
Dipingo
la mia tela nera
con sprazzi di luce
e di futuro.
lunedì 16 ottobre 2017
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