tag:blogger.com,1999:blog-52085076913117566682024-03-19T12:15:01.753+01:00Due di picche a GodotClaudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.comBlogger220125tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-91263397074850099012024-01-12T16:58:00.001+01:002024-01-12T16:58:47.343+01:00Esterno Crepuscolo<div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjCjcMeVuK_SjQggLG-VLLPcvLgh6EmjQ0TgvNYGVybeFyjBLYWVQzXNWBj6DfN6T0dIZpkSzV0fjzW9wCHLBiQPr1rE99eaPHLQdE-7ooxHSApzpSb0Krb9L0K4laBpoWJ-_qgd6Zd2moAd2JBA6YZvqL19r8MZfWEI-sNnohMlA9k2LN-6Het8UNsbHM" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="743" data-original-width="992" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjCjcMeVuK_SjQggLG-VLLPcvLgh6EmjQ0TgvNYGVybeFyjBLYWVQzXNWBj6DfN6T0dIZpkSzV0fjzW9wCHLBiQPr1rE99eaPHLQdE-7ooxHSApzpSb0Krb9L0K4laBpoWJ-_qgd6Zd2moAd2JBA6YZvqL19r8MZfWEI-sNnohMlA9k2LN-6Het8UNsbHM" width="320" /></a></div><br />Esterno- Crepuscolo</div><div><br /></div>Si attacca ai comignoli il tramonto stasera <br />le nuvole volteggiano<br />travestite di rosso<div><br />La mente fa lenti balzi<br />tra le cose<br />e va in picchiata <br />come rondini lontane <br />sui pensieri</div><div> <br />Si sta come i gatti alla finestra<br />a guardare la vita<br />che trema sotto gli occhi del mondo,<br />fra vasi moribondi <br />e germogli inaspettati.</div><div><br />Si respira il fumo acre e il primo freddo <br />nella continua attesa<br />di qualcosa che comunque arriverà</div><div><br />mentre sui tetti, tranquilla,<br />si posa la sera. </div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-3293690327829678102023-01-23T14:37:00.005+01:002023-01-23T16:49:58.376+01:00Primi passi sulla luna: Cosentino e il suo viaggio<span></span><i>Primi passi sulla luna</i> è uno spettacolo, non-spettacolo, che prende come pretesto la famosa passeggiata<br /> di Neil Armstrong sulla luna per diventare progressivamente una confessione intimista, quasi una autoterapia.<div><br />Con degli artefici teatrali al limite del metateatro si viene trasportati nel mondo personale di Cosentino, bravissimo attore e protagonista delle reali vicende messe in scena.<div><br />Quindi "<i>Primi passi sulla luna"</i> parla tanto di luna, quanto di funghi o di verdurine e trucchi per mangiarle.</div><div> <br />Si parte dalla luna per arrivare al dito che la indica, alla fragilità dell'animo umano e alle paure di un padre, che usa il teatro come personale rifugio</div><div>Il filo conduttore di tutto è la divagazione in un viaggio surreale e struggente, portato avanti al tempo imperfetto, che è il tempo delle favole e dei sogni, e che si dissolve al presente.</div><div><br /></div><div>Partecipare come spettatori dona una forza emotiva forte, ci si immedesima e si spera nel lieto fine dimenticando definitivamente Neil e il suo scafandro da palombaro.</div><div>Nessun uomo è un'isola, nemmeno sulla luna.</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /><div><br /></div><div><br /></div></div></div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-72641231838743986042022-10-31T18:01:00.001+01:002022-10-31T18:02:46.347+01:00 Legge Fornero<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhWUI8KSb9pGLfdbEhS9ibFrnJPh_w82D4lZwgCKE0qfaUKpgd8X2dYyNJPeKgHTSLE9aH65pxf4r-PZYIGiix2Pb7Jiau4QNhRgI8W3egSH01sylXnPZBSbCslpMY348ySGKgOgfhAsVs11NTvO6ciyM8ZmASpPaLETwIZICTu-Nolp528iVC4oBsG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="300" data-original-width="450" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhWUI8KSb9pGLfdbEhS9ibFrnJPh_w82D4lZwgCKE0qfaUKpgd8X2dYyNJPeKgHTSLE9aH65pxf4r-PZYIGiix2Pb7Jiau4QNhRgI8W3egSH01sylXnPZBSbCslpMY348ySGKgOgfhAsVs11NTvO6ciyM8ZmASpPaLETwIZICTu-Nolp528iVC4oBsG" width="320" /></a></div><br />Ognuno sostiene il proprio cielo<br />ma non lo sa.<br /><br />Basta cercare il proprio posto nel mondo<br />tra piccoli spazi e tempi brevi,<br />nei pochi desideri affidati alle stelle.<br /><br />Gente<br />che versa il proprio sangue<br />per quarant'anni.<br /><br />Il tempo che galoppa sugli orologi <br />e le timbratrici<br /><br />Tutti senza dio<br />ma ognuno con una religione<br /><br />Mutui, bollette e previdenza sociale<br /><br />Non vi fidate. <br /><br />Ci torniamo troppe volte <br />tra queste piaghe incolte<br />di abitudine e responsabilità.<br /><br />Ognuno guarda il proprio cielo<br />come un criceto sulla ruota <div>tra dipendenze e nostalgie,<br />intrecci e affanni,<br />rughe e malattie. <br /><br />Basta cercare,<br />il mio posto nel mondo<br /><br />Lo costruirò con le pietre <br />che mi lanciano contro<br />mentre mastico la pazienza con il pane,<br />in questo viaggio che è soltanto mio<br />nella cultura sterminata dal troppo.<br /><br /></div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-21542411222677552972022-01-22T01:03:00.000+01:002022-01-22T08:35:59.169+01:00Recensione de "La teoria della carruba": a volte radici, a volte foglie in volo<span style="font-family: inherit;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiWYfvg-gLl_IlxZ40_rVkKEsLxSsdBKtyQSsXL6GfX76iyLxMOueCiuRVmU8zR_03c2vMnIK2A0gn5QajRUgy2doZ3TeBW01gUrPAR7xlJ0I5gip6uxhBPUgmtg-ChYKqELOasF--IDKjyNr9YxH6NRsh-Li56uda9Pl4orOxL98gUR_jrmVZJv5Dz=s500"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiWYfvg-gLl_IlxZ40_rVkKEsLxSsdBKtyQSsXL6GfX76iyLxMOueCiuRVmU8zR_03c2vMnIK2A0gn5QajRUgy2doZ3TeBW01gUrPAR7xlJ0I5gip6uxhBPUgmtg-ChYKqELOasF--IDKjyNr9YxH6NRsh-Li56uda9Pl4orOxL98gUR_jrmVZJv5Dz=w265-h400"></a><br><br><b><br></b></span><div><span style="font-family: inherit;"><b>"La teoria della carruba</b> con brevi cenni a come non ho imparato a cucinare" è un libro scritto da Antonietta Di Vito, edito da "La bussola".<br><br>Un libro catartico, quasi curativo. <br>Ma non la scrittura curativa che ferisce e a volte uccide, quella della consapevolezza dell'età adulta, del giro di boa. È un bilancio tra passato e presente, tra vecchio e nuovo mondo, tra desideri e decisioni. <br><br>È un'indagine introspettiva, una ricerca di spiegazioni e motivazioni delle scelte fatte. <br>Quasi la consapevolezza e la giustificazione che tutto dipenda dalle origini, dalle radici. Roots<br><br>Nel libro si mescolano fatti di cronaca, ormai storia con racconti di famiglia, che, però, hanno lo stesso potere e la stessa forza nel percorso di crescita individuale dell'autrice. <br>Le immagini nitide di un quaderno di scuola o sbiadite e romanzate di un racconto di guerra sono accostate alla letteratura russa o agli studi antropologi di un popolo africano. <br><br>Il libro è scritto molto bene, scorre via come le giornate al mare da bambini quando è subito ora di uscire dall'acqua.<br>È un viaggio intimo e a tratti doloroso in una vita che non c'è più. È un libro di famiglia, ma non di una in particolare. <br>Parla di infanzia, di affetti e calore, di umiltà e lavoro. Parla della dignità delle famiglie di una volta. <br><br>Il titolo "la teoria della carruba" strizza l'occhio al nome di qualche teoria psicanalitica, ma racchiude in sé l'essenza polisensoriale del ricordo.<br><br>Lo consiglio a chi ha bisogno di riscoprire il passato per guardare con più serenità al futuro</span></div><div><span style="font-family: inherit;"><br></span></div><div><span style="font-family: inherit;">"A volte radici, a volte foglie. Dei giorni siamo alberi e altri vento"</span></div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-59049837139526539862021-11-08T21:06:00.003+01:002021-11-08T21:06:36.398+01:00Autunnale<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgGLFnqY98IncUtkNeZMwxIEXwE2YN6NKujb0gJ6u0Xrw37fl1LoxReORy3k4UdDy5p8MVO4O6ZbeHhLVOi8NYciteag4iZcMan568NwXseqOmQJBUZ4xEPmD8_2aJarNLNVRmyx6PC_Y/s1000/autunno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="563" data-original-width="1000" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgGLFnqY98IncUtkNeZMwxIEXwE2YN6NKujb0gJ6u0Xrw37fl1LoxReORy3k4UdDy5p8MVO4O6ZbeHhLVOi8NYciteag4iZcMan568NwXseqOmQJBUZ4xEPmD8_2aJarNLNVRmyx6PC_Y/s320/autunno.jpg" width="320" /></a></div> Rami spogli<p></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">dell'antico albero,<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">scarne dita,<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">sfiorano l'infinito.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">L'autunno che sfuma i contorni<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">C'è il sole tra le foglie gialle<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">e i ragni tendono fra i rami<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">le loro strade di seta.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">Rumore che appare e scompare,<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">immagine crepuscolare<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">del correre senza scopo,<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">delle foglie secche<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">Appoggio l'orecchio<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">sulla corteccia<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">ruvida,<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">ascolto il ritmo<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">lento del suo cuore<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">dormiente.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">Esistono luoghi <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">in cui solo alla poesia<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">è permesso entrare.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">Le foglie vanno a morire dove
vuole il vento.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">tutto ciò che rimane dell'autunno.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p><br /></o:p></p><br /><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><a href=" https://open.spotify.com/track/24JHbHGre8ATRwboLvtM1L?si=ba6585c645ac4521 " target="_blank">Ispirato da Autunnale di Dave Costa</a><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;">.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><o:p> </o:p></p>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-49115763632854384122021-10-26T10:57:00.001+02:002021-10-26T11:02:21.697+02:00 La vecchia lavanderia<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi62sLh7awwRi57tKFniHyJ7ZOyYwBaC38EaPA02XQBjSRVaY3hrw0NwxFWyT8MMxXzHHaQgqm2xPYxa-wrB0xFvgI6r3szq2JBDZ23oTUVxYbq0Ut1kvqeRAWy180E48O7Q_IA28wwHn8/s512/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="387" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi62sLh7awwRi57tKFniHyJ7ZOyYwBaC38EaPA02XQBjSRVaY3hrw0NwxFWyT8MMxXzHHaQgqm2xPYxa-wrB0xFvgI6r3szq2JBDZ23oTUVxYbq0Ut1kvqeRAWy180E48O7Q_IA28wwHn8/s320/unnamed.jpg" width="242" /></a></div><br /> Vorrei con le mani tremanti<p></p><p>aprire quella vecchia porta</p><p><br /></p><p>guardare l'ampia scelta di vite passate</p><p>in mezzo a cui frugare</p><p>alla ricerca di quella che ti vada bene</p><p>pulita e stirata.</p><p><br /></p><p>Toccare quel muro</p><p>denso di discorsi ormai scrostrati</p><p><br /></p><p>Le parole, una dopo l’altra</p><p>mentre spaiamo calzini e prudenti teorie.</p><p><br /></p><p>Con gli occhi nuovi</p><p>dirsi le cose,</p><p>arricciare il naso </p><p>nel profumo di marsiglia e appretto</p><p><br /></p><p>Se unissimo i punti</p><p>troveremmo l’infinito lasciato incompiuto</p>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-13890502012350749632021-09-08T15:54:00.002+02:002021-09-08T15:55:09.236+02:00Fugit tempusIl tempo è un funambolo<br />che inverecondo e improbabile<br />cede al sapore dell'autunno<br /><br />E le nubi vicine<br />gravano<br />sul peso della libertá<br /><br /><div>Guarda che stronzo l'orologio sul muro,<br />con le lancette che si muovono<br />strafottenti<br /><br />nonostante la morte,<br />nonostante il dolore,<br />nonostante la gioia,<br />nonostante la vita,<br /><br />Il tempo se ne frega<br />si scansa e va<br /><br />Ci scavalca.<br /><br />Il tempo scavalca gli uomini</div><div><br />E l'universo ci sta tutto<br />in una lacrima.</div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-14350504396600925542021-07-23T16:28:00.002+02:002021-07-23T16:49:44.487+02:00Parafrasi<div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9ul4dsjpZsJHqIbCaGD2788L1BpdHiSASVtJkzD8GjX7i6Wr9aKmm_zxH7Ny9gVwa4ggpvJKbl400ZT6TzwAiJVhaQqWXhHEbi8oTRT4NdL56PowEYbf9NA4H5ICnEkgJRGJwq4e-M7s/s600/Andare-avanti-lottando-contro-la-desolazione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9ul4dsjpZsJHqIbCaGD2788L1BpdHiSASVtJkzD8GjX7i6Wr9aKmm_zxH7Ny9gVwa4ggpvJKbl400ZT6TzwAiJVhaQqWXhHEbi8oTRT4NdL56PowEYbf9NA4H5ICnEkgJRGJwq4e-M7s/w400-h266/Andare-avanti-lottando-contro-la-desolazione.jpg" width="400" /></a></div><br /><div style="text-align: center;">Sotto</div><div style="text-align: center;">un cielo d'asfalto,</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">osservo i ritagli</div><div style="text-align: center;">delle screpolature della notte</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">La filigrana del respiro</div><div style="text-align: center;">trema nelle pause tra le parole</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">A cavalcioni sul dirupo,</div><div style="text-align: center;">in una lungimirante cecità,</div><div style="text-align: center;">sento la nostalgia di una semplice poesia</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">Covo un senso caldo e inconfessabile</div><div style="text-align: center;">di comprensibilità del reale</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;">Il pallido bagliore del nulla</div><div style="text-align: center;">è il ricordo che resta</div><div style="text-align: center;">nell'animo umano</div><div style="text-align: center;">di un desolato tramonto pastello</div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: center;"><br /></div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-37434795414328562722021-06-10T16:31:00.001+02:002021-07-23T16:49:33.791+02:00D'improvviso l'ovvio<div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnoFh9RCl2YD-VHmfGzPvEzPHN9BjDROTr3S4BRh7jCvA7kaSbQewObFldjD-GLGCN8-o0VppteDkkvnGFIBArulf9Ge1WNTW8YXObtG4UND59UbwtsHzVuF6UrGvdZZ2QFDWlbobMG1U/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="538" data-original-width="770" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnoFh9RCl2YD-VHmfGzPvEzPHN9BjDROTr3S4BRh7jCvA7kaSbQewObFldjD-GLGCN8-o0VppteDkkvnGFIBArulf9Ge1WNTW8YXObtG4UND59UbwtsHzVuF6UrGvdZZ2QFDWlbobMG1U/" width="320" /></a></div><br /><br /></div>Un'eco di tormenta<br />si ode nell'aria...<br /><br />Un foglio ingiallito<br />rimbalza per il vicolo<br />tra oroscopi e necrologi.<br /><br />Relitto,<br />Accanto a me giace<br />il pallore disperso del cielo<br />nel muto richiamo del vento.<br /><br />È di chi resta,<br />di chi scampa al naufragio<br />l'aspro suolo che vacilla,<br />in verticale attesa di un brivido<br />a ricucire l'intimo abbandono.<br /><br />Smarrita e sorpresa,<br />sono dove mi sono lasciata.<br /><br /><div>Si sfaldano le nuvole<br />in un raggio di vita<br />dall'ardore inaspettato,<br />che con indicibile audacia,<br />si addentra profondamente,<br /><br />dove capire non serve,<br />ma assaporare è dovuto.</div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-61146288887806473332021-04-21T17:52:00.001+02:002021-04-21T17:54:20.327+02:00Sinestesia<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPG5XZC9WbC351ZJjDTVH8J42JV3wvsPkY_3eGb91wcuWe66dPzuibTerVMXW9lIHqU26PST_QySYXjAdnSaaHF4F2SKWI4FBRz80p4v_1QEohEa3VHF1A6iiNs548kWibCL9xFJ1c3KI/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="588" data-original-width="800" height="235" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPG5XZC9WbC351ZJjDTVH8J42JV3wvsPkY_3eGb91wcuWe66dPzuibTerVMXW9lIHqU26PST_QySYXjAdnSaaHF4F2SKWI4FBRz80p4v_1QEohEa3VHF1A6iiNs548kWibCL9xFJ1c3KI/" width="320" /></a></div><br />Nubi di grafite,<p></p><p>tremolanti nel vento,</p><p>che insieme agli stormi</p><p>nell'orizzonte si perdono.</p><p>Forse tornerà</p><p>l'ebbrezza di una verità </p><p>mai stata così incerta.</p><p><br /></p><p>Basterebbe</p><p>uno scorcio di luce</p><p>nell'immensità dell'oceano</p><p>Il profumo della pioggia,</p><p>la vita che rallenta, il silenzio.</p><p>Lo sbattere di una finestra,</p><p>le case lontane</p><p>in questa sospensione del tempo,</p><p>non s'annida la paura</p><p><br /></p><p>Musica che assenta</p><p>Strisce bianche che scorrono,</p><p>fili elettrici che ondeggiano,</p><p>nuvole d'alberi corrono,</p><p>figure che si perdono.</p><p><br /></p><p>Per salvarsi occorre volerlo</p>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-2646102663534272562021-03-05T18:42:00.003+01:002021-04-21T17:54:27.296+02:00Job Position<p> </p><p class="MsoNormal">Il tempo che vivo<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">è una folla di gente <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">perduta nel ghetto della routine<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal">E’ una scommessa errata<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">nel bar sport dei lamenti<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal">In questo tempo in cui<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">bisogna lavorare un'eternità <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">per permettersi una vita<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal">La luce filtra piano in questa stanza<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">e disegna sui muri ombre del passato.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Si formano nell'aria figure senza senso<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">che sembrano cercarsi.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal">Cerco la felicità spontanea<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">sul ciglio della vita<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">lontano dai bisbigli<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">sotto le onde della voce.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal">E rimango immobile<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">a pensare che
potremmo vivere <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">da un momento all'altro.<o:p></o:p></p>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-33804704954921613492021-03-05T16:07:00.006+01:002021-04-21T17:54:32.090+02:00AmicaRicordi quel giorno d'inverno al mare<br />a parlare di esistenza e funzioni matematiche?<div><br />Ricordo vagamente il nostro discorso<br />sugli asintoti di un’iperbole<br />sull’irraggiungibilità di qualcosa<br />la perfezione, forse, o l’immortalità.<br />Ad ascoltare insieme il profumo delle nuvole<br />Eravamo felici e spensierate<br />e poi si è spenta la macchina, batteria scarica<br /><br /></div><div>Ecco</div><div><br />La vita funziona più o meno così<br />Non ci sono motivi <br />nessuna spiegazione</div><div><br /></div><div>Siamo umani<br />Siamo fatti di ossa tremule e tessuto molle.<br />Nessuna armatura che ci salvi alla radice.</div><div><br />Ma con la forza dei sogni </div><div>e l'ostinazione delle formiche</div><div><br /></div><div>Arriverà sempre la primavera</div><div><br /></div><div><br /><br /><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPASCttQayp4reo8u6wyuSaiQIWt3T5nW44oolI9HZAClX5zZIyH22tgouuA2-eNiiMBCZbVfbRgimIPkvohCJJd-EMcXrieYYEvgBlmuIofCE1TI2Z3OooG2vAhwkR4oR1DdvD_KL7go/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="169" data-original-width="298" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPASCttQayp4reo8u6wyuSaiQIWt3T5nW44oolI9HZAClX5zZIyH22tgouuA2-eNiiMBCZbVfbRgimIPkvohCJJd-EMcXrieYYEvgBlmuIofCE1TI2Z3OooG2vAhwkR4oR1DdvD_KL7go/" width="320" /></a></div></div><div><br /></div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-73005884229287470272020-11-04T18:13:00.000+01:002020-11-10T11:19:23.223+01:00Blockhaus<p> Ascolto le voci</p><p>di briganti e pastori</p><p>che sonnecchiano vacue</p><p>nel ricordo </p><p><br /></p><p>Respiro l'atmosfera</p><p>con la sete di parole lente</p><p>e rispondo</p><p>agli echi con cui bisbigliano le sibille</p><p><br /></p><p>Nel vociare domenicale dei vivi</p><p>c'è un sussurro di neve</p><p>che ricopre le impronte scomposte.</p><p><br /></p><p>Accarezzo con gli occhi,</p><p>le creste che sono madri e culla</p><p>del mio primo sognare d’autunno</p><p><br /></p><p>quando con pudore quasi le toccavo</p><p>quelle cime,</p><p>con le dita innamorate</p><p>del vento degli Appennini</p><p><br /></p><p>Abbiamo soltanto le nostre</p><p>mani, per tremarci addosso</p><p>tra caldi vapori e riverberi di sole</p><p><br /></p><p>Scendo a valle mentre </p><p>la luce fioca allunga le ombre</p>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-61357219200932502732020-09-25T14:46:00.001+02:002020-10-19T09:35:43.192+02:00When September ends<p>Mille canti s’intrecciano nel cielo</p><p>e le rondini ritornano a casa.</p><p><br /></p><p>Casa mia</p><p>sta raccolta in un piccolo ovunque,</p><p>appena un ventre di piazza</p><p>un monumento ai caduti</p><p>un muretto bianco</p><p>da cui respirare la fine dell'estate,</p><p><br /></p><p>L’ho accarezzata</p><p>con la sabbia tutto intorno</p><p>a proteggere il segreto</p><p><br /></p><p>E resto</p><p>in un'oasi di pace</p><p>a temprare lo sguardo</p><p>nel sole d'autunno</p>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-68327957777292937872020-09-14T17:39:00.006+02:002020-09-16T14:32:40.789+02:00Solo i vecchi lo sanno<p>Il sole spento </p><p>dalle cataratte</p><p>riscalda le loro mani macchiate.</p><p>Un timido sorriso tra le rughe</p><p>e un broncio che ha 90 anni.</p><p><br /></p><p>Gli orologi con la carica</p><p>nel cassetto del comò </p><p>non ticchettano più.</p><p>Stanchi </p><p>come chi li ha riposti con ordine.</p><p><br /></p><p>I passi sono lenti, </p><p>discreti come ombre</p><p>ma nella mente i ricordi</p><p>vivi come luci.</p><p><br /></p><p>Nella tasca </p><p>dei pantaloni di fustagno</p><p>l'eleganza e l'anacronismo</p><p>di un fazzoletto di stoffa</p><p>stirato e piegato con cura</p><p><br /></p><p>Solo loro sanno</p><p>come muta, un gesto</p><p>Piangono,</p><p>tra le pieghe</p><p><br /></p><p>Le cose indispensabili</p><p>solo i vecchi, lo sanno</p>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-12136816315599069412020-07-31T15:52:00.000+02:002020-07-31T15:52:18.469+02:00Spes contra spem La speranza <br />affonda piano nella palude del sublime <br />e accarezza i boccioli dei nostri sogni. <br /><br />In una lungimirante cecità<br /> ci sono i ritagli<br /> delle screpolature della notte <br /><br />La luna ci accompagna <br />col profumo di buono e di mare <br /><br />La filigrana del respiro<br /> trema nella pause di ogni frase <br />e nelle estenuanti attese. <br /><br />La tua aurora<br /> si distende<br /> sulle calde pareti<br /> della mia anima <br /><br />Vieni qui,<br /> vieni a non mancarmi più.Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-7169932689202183332020-05-18T01:00:00.001+02:002021-03-11T17:37:36.019+01:00Fuorifase<div>Dietro la mascherina </div><div>La smorfia abbozzata</div><div>Di un sorriso soffocato</div><div><br></div><div>Una passeggiata sotto il sole</div><div>Con i capelli un po' bianchi</div><div>E mai così lunghi</div><div> </div><div>Si respira</div><div>Distanti</div><div>una tentennante nuova normalità</div><div>E</div><div>Si respira</div><div>d'istanti di vita scordata</div><div><br></div><div>Il rumore della città, </div><div>I colori del mercato, </div><div>L'andirivieni di sacchetti firmati</div><div>Nelle mani di lattice </div><div>nello struscio</div><div>sul corso</div><div><br></div><div>Ma</div><div>Sul manichino </div><div>un cappotto a scacchi</div><div>E sulla vetrina due cartelli </div><div>Sovrapposti</div><div>"vendesi" che copre per 3/4 </div><div>un arcobaleno e una a accentata</div><div><br></div>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-89000813720945638982020-03-10T13:03:00.001+01:002020-04-03T15:07:06.183+02:00RintocchiUn vecchio campanile stanco <br />lascia passare il tempo <br />come se non fosse suo. <br />Invidia il sole <br />e i respiri di brezza che asciugano <br />i legni abbandonati <br />nell'attesa molle del più tardi. <br />L’ultimo rintocco se ne va a dormire da solo, <br />tra le lenzuola stropicciate. <br />I letti sfatti raccontano storie <br />Notti accese <br />Corpi senza sonno <br />C’è poesia negli archivi scomposti delle congetture, <br />Si infiltra nelle intercapedini dei conflitti interiori <br />Versi di sogni tra le pieghe irregolari delle lenzuola <br />per chiedere alla vita un senso <br />che possa giustificare l’intreccio contorto <br />del fil rouge <br />E in tasca un po’ di dolcezza <br />per sigillare le ferite <br />e una birra belga da 8,5° per disinfettarle. <br /><br /> <br /><br /> Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-10698392575349704742020-02-21T18:02:00.000+01:002020-02-21T18:02:52.681+01:00La Rosa dei Venti<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9AQTDl3s2xpPmUGHQUURH_gkZY6uXop_bm9uB5AldXLgvtFVO3UIucOJ3I__hxT4MiHCePbqVYSWJGTla1b3pTysIqsfSqQB19wqRIrjOJtfBS0PY-Q6zDNCHFY6ysbO9MTvlmFTa_os/s1600/Immagine1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="565" data-original-width="1004" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9AQTDl3s2xpPmUGHQUURH_gkZY6uXop_bm9uB5AldXLgvtFVO3UIucOJ3I__hxT4MiHCePbqVYSWJGTla1b3pTysIqsfSqQB19wqRIrjOJtfBS0PY-Q6zDNCHFY6ysbO9MTvlmFTa_os/s400/Immagine1.png" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una cosa che mi ha sempre affascinato è il nome dei venti.
Il fatto che un vento a seconda della sua direzione abbia un nome secondo me è
decisamente geniale. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ho scoperto che le direzioni e quindi i nomi si riferiscono
al vento che si avrebbe posizionandosi al centro del Mediterraneo: sull'isola
di Malta.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Così era prassi fare nelle prime rappresentazioni
cartografiche durante gli anni in cui i templari scorrazzavano per il
Mediterraneo portando i pellegrini in Terra Santa e merci un po’ ovunque, o
sull'isola di Zante, come si cominciò a fare verso la fine del Medioevo,
quando Venezia dominava gli scambi per mare con l’oriente.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Immaginandosi quindi di essere posizionati nel Mediterraneo
centrale, i nomi dei venti come li conosciamo oggi rimandano ad elementi chiari
e conosciuti delle direzioni da cui spirano (perché il vento viene, la corrente
va): elementi geografici, città, etc.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La <span style="color: red;">Tramontana </span>arriva
da nord perché spira tra i monti, che siano le Alpi o i Balcani. Il vento di
nord est, il <span style="color: red;">Grecale</span>, prende il nome dalla
Grecia, che si trova a nord est rispetto a Malta. Da est, dove il sole si
leva all’alba, soffia il <span style="color: red;">Levante</span>.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A sud est di Malta (o di Zante) c’è la Siria, da dove soffia
lo <span style="color: red;">Scirocco</span>. Da sud arriva l’<span style="color: red;">Ostro</span> (dal latino auster, che indica il
meridione) o Mezzogiorno. A sud ovest di Malta il califfato di Libia, che
comprendeva anche la Tunisia e gran parte dell’Algeria, dà il nome al <span style="color: red;">Libeccio</span>.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Da ovest, dove il sole si pone al tramonto, soffia il <span style="color: red;">Ponente</span>. E da nord ovest, direzione in cui si
trova Roma, Magistra Mundi, spira il <span style="color: red;">Maestrale</span>.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p> </o:p>Anticamente invece le cose erano ben più
articolate, e le bussole nautiche riportavano rose dei venti a 32 punte,
suddivise in quarte, dette anche rombi per la forma che si delineava nel
disegnarle.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E si può andare ancora più indietro nel tempo, perché il
vento è stato da sempre uno dei fenomeni che più ha affascinato l’uomo, e
arrivare a scoprire i nomi dei venti utilizzati nell'antica Grecia: nella loro
raffinatezza, i Greci rappresentavano i venti come semi dei, figli di Eolo, e
nelle raffigurazioni di ciascun vento, come nei miti a loro associati, davano
qualche indizio anche sul “carattere” di quel vento. Borea, suscettibile e
tempestoso, viene rappresentato mentre rapisce la fanciulla che gli piaceva.
Zefiro, che da ovest riporta le brezze tiepide di primavera, è un fanciullo
coperto da un mantello fiorito. Austro che da sud porta pioggia è rappresentato
con un otre pieno d’acqua in mano.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-67194340393827146282020-02-21T09:42:00.001+01:002021-03-11T17:38:13.414+01:00Lunedì<br />
Quando la
mente duole<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
il pensiero
mi porta<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
dove vive
sola l’ombra dei ricordi.<o:p></o:p><br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Un lieve soffio
di vento<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
trascina con
sé<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
cocci
sparsi, di speranze vane<o:p></o:p><br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
Foglie su un
albero<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
gracili<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
debolmente
appese<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
resistono<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
in attesa
della stagione<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
che le
porterà via<o:p></o:p></div>
<br />Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-8413634816737119222020-02-07T14:46:00.002+01:002020-04-03T15:07:28.080+02:00Agevolazione Irpef<div>
Scrivo a cuore contratto,</div>
<div>
accarezzo le ombre della notte<br>È tutto così semplice,<br>così comodo:<br>un camino, una tavola apparecchiata</div>
<div>
un mutuo ventennale.</div>
<div>
<br></div>
<div>
Al ritmo del chiaroscuro,</div>
<div>
dalla finestra</div>
<div>
osservo</div>
<div>
la danza delle nuvole.</div>
<div>
<br></div>
<div>
I raggi del sole dissipano il buio</div>
<div>
e nel silenzio del frastuono</div>
<div>
<div>
sorgono come in sogno<br>meteore di favola<br>che si fanno poesia,<br>di un mondo dove si respira<br>come sul tetto della terra.</div>
<div>
<br></div>
<div>
Se trovi un mondo perfetto</div>
<div>
nascondilo,<br>
e accontentati di quel che rimane<br>
di un po’ di latte versato </div>
<div>
Respiro la rinuncia e l’ebbrezza </div>
<div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;">
del cercare l'inestinguibile esigenza di restare a galla<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0cm;">
<br>
Cerco<br>
parole che condensano l'anima<br>
e alitano spirito leggero<br>
con la consolazione di una stanza imperfetta,<br>
e la speranza di trovare il disordine di un sorriso.<br>
<br>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpQuG3aJB_8rtUmrLmJeTONr8D0JeTUlrIrODP8Xfs7VX8z9rZHXKK_CCljE_-DHJ0GrHR48xs_x0PCwC6E6JRuS3fpNQoZMk4xn1cxNOPESJF7V6kM2aW2ml9vz7BQCNVp-1nkNPfXfI/s1600/1581172220352084-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpQuG3aJB_8rtUmrLmJeTONr8D0JeTUlrIrODP8Xfs7VX8z9rZHXKK_CCljE_-DHJ0GrHR48xs_x0PCwC6E6JRuS3fpNQoZMk4xn1cxNOPESJF7V6kM2aW2ml9vz7BQCNVp-1nkNPfXfI/s1600/1581172220352084-0.png" width="400">
</a>
</div><br>
<br>
<br></div>
</div>
</div>
Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-43274001788942815562020-01-16T17:40:00.000+01:002020-01-27T17:30:03.296+01:00Apnea<img src="http://images2.corriereobjects.it/methode_image/Video/2016/03/06/Interni/Foto%20Interni%20-%20Trattate/first_audio_recordings_from_the_challenger_deep_the_deepest_part_of_the_oceans_onlinevideocuttercom_640_ori_crop_master__0x0_640x360.jpg" height="225" width="400" /><br />
Respiro l’aria smarrita<br />
di un sorriso appena abbozzato<br />
di nostalgia<br />
e in un abbraccio imperfetto<br />
cerco la magia.<br />
<br />
La mia mente<br />
distesa come il cielo nel suo vento,<br />
a sillabare le attese di una vita.<br />
<br />
Affamata di parole<br />
spilucco radi silenzi<br />
al ritmo di una musica sussurrata.<br />
L’incanto di queste note un po’ stonate<br />
assomiglia alla meraviglia<br />
di attraversare un’onda<br />
in immersione:<br />
delirio<br />
di luce,<br />
di azzurro,<br />
di blu.<br />
<br />
Verso la riva mi sospinge<br />
il rumore dei passi mai sentiti<br />
Nascosta<br />
nell'angolo dove anche il mare<br />
conserva i suoi segreti.<br />
<div>
<br /></div>
Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-3584426534639555572019-12-31T11:03:00.000+01:002020-01-27T17:27:29.399+01:0031/12/2019: una pillola di italiano al giorno e questa è l'ultima!<span style="background-color: white; font-family: "Libre Baskerville", Georgia, serif; font-size: 15.4px; text-align: justify;"><br></span>
<img alt="Risultati immagini per fuochi d'artificio" height="240" src="http://www.prolocofollonica.it/sites/prolocofollonica.it/files/fuochi.jpg" width="320"><br>
<span style="background-color: white; font-family: "Libre Baskerville", Georgia, serif; font-size: 15.4px; text-align: justify;"><br></span>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La pillola di italiano di oggi è l'ultima pillola di
italiano di questo blog, almeno fino a prova contraria. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ed ho scelto l'espressione "pezzo da novanta" come
ultima espressione da spiegare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel linguaggio comune viene definito pezzo da 90 una persona
importante e, quasi sempre, con grande influenza. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In realtà il pezzo da 90 indicava un cannone con calibro di
90 mm e bocca da fuoco lunga 53, il calibro utilizzato durante la seconda
guerra mondiale.<o:p></o:p></div>
<br>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Alcuni pensano che questa espressione derivi proprio da qui
e dal termine siciliano con cui veniva indicato “Pezz i nuvanta”. Secondo
altri, invece, questa espressione affonda le radici nell'ambiente popolare
siciliano nel quale il pezzo da novanta era un petardo di ferro molto grande
che veniva sparato nelle feste di paese in Sicilia per concludere lo spettacolo
dei fuochi d’artificio o nelle notti di San Silvestro, come oggi!<o:p></o:p></div>
<span style="background-color: white; font-family: "Libre Baskerville", Georgia, serif; font-size: 15.4px; text-align: justify;"><br></span>Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-407359418957720012019-12-30T11:04:00.000+01:002020-01-27T17:27:29.537+01:0030/12/2019: una pillola di italiano al giorno<div style="background-color: white; border-spacing: 0px; border: none; box-sizing: border-box; font-family: Georgia, "Times New Roman", Times, serif; font-size: 18px; padding: 0px;">
<span style="font-family: "libre baskerville" , "georgia" , serif; font-size: 15.4px; text-align: justify;"><img alt="Risultati immagini per fare il biscotto" height="180" src="https://shop.genietti.it/wp/wp-content/uploads/2017/02/biscotti-pasta-frolla.png" width="320" /></span><br />
<span style="font-family: "libre baskerville" , "georgia" , serif; font-size: 15.4px; text-align: justify;"><br /></span>
<span style="font-family: "libre baskerville" , "georgia" , serif; font-size: 15.4px; text-align: justify;">La pillola di italiano di oggi è l'espressione "fare il biscotto"</span></div>
<div style="background-color: white; border-spacing: 0px; border: none; box-sizing: border-box; font-family: Georgia, "Times New Roman", Times, serif; font-size: 18px; padding: 0px;">
<span style="font-family: "libre baskerville" , "georgia" , serif; font-size: 15.4px; text-align: justify;">Questa espressione viene solitamente utilizzata in campo sportivo e con essa si indica una situazione nella quale due squadre (nel calcio) o due singole persone (nel caso di altri sport), si mettono d’accordo per trarne vantaggio reciproco a svantaggio di altre società o persone. “Fare il biscotto” è diventato così sinonimo di combine, di “truccare a proprio vantaggio” l’esito di una gara. </span></div>
<div style="background-color: white; border-spacing: 0px; border: none; box-sizing: border-box; font-family: Georgia, "Times New Roman", Times, serif; font-size: 18px; padding: 0px;">
<span style="font-family: "libre baskerville" , "georgia" , serif; font-size: 15.4px; text-align: justify;">Origine</span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: "Libre Baskerville", Georgia, serif; font-size: 15.4px; margin-bottom: 10px; padding-bottom: 15px; text-align: justify;">
Questo modo di dire deriva dal mondo dell’ippica, in particolare dagli ambienti delle scommesse clandestine. Il “biscotto” in questione sarebbe una galletta, impastata con sostanze proibite (stimolanti o sedative), che viene dato da mangiare a uno o più cavalli prima della gara, per alterare il risultato della competizione per guadagnare dalle scommesse.</div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: "Libre Baskerville", Georgia, serif; font-size: 15.4px; margin-bottom: 10px; padding-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; color: white;">.</span></div>
Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5208507691311756668.post-40105994227130207722019-12-29T14:43:00.000+01:002020-01-27T17:27:29.482+01:0029/12/2019: una pillola di italiano al giorno<br>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<img alt=" dipinto a mano pittura a olio astratta dipinto a mano su tela decorazione della casa" src="https://li0.rightinthebox.com/images/384x384/201802/zwwruc1517833328054.jpg"></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La pillola di italiano di oggi è l'origine della parola "soqquadro"</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Soqquadro vuol dire grande disordine<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Origine<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Viene dalla locuzione “sotto squadro” che propriamente
sarebbe lo scompiglio causato dal togliere un elemento di sostegno che tenga a
squadro l'angolo di un muro.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
È una parola celebre perché ci è tramandata come l'unica
della lingua italiana ad essere scritta con una doppia "q". Il motivo
di questa eccezione è contingente: per lunghi secoli la grafia di suoni
analoghi è stata incerta, e i raddoppiamenti "cq" e "qq"
sono stati entrambi varianti accettate (per cui si poteva veder scritto
"aqqua" e "socquadro"). Ma essendo il "cq" già
presente nella grafia latina, ha semplicemente prevalso. "Soqquadro",
però, appartenendo alla nicchia lessicale del gergo dei muratori, non è stato
travolto dall'uso invalso del "cq", e si è conservato in questa forma
eccezionale.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Curiosità: "soqquadro" non è l'unica parola con la
doppia "q". In musica esiste un simbolo che indica l'annullamento
delle alterazioni di diesis e bemolle: si chiama "bequadro" o
"biquadro", ma può anche essere scritto "beqquadro" o
"biqquadro". <o:p></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
<br></div>
Claudiahttp://www.blogger.com/profile/08705746471337059223noreply@blogger.com0