Un vecchio campanile stanco
lascia passare il tempo
come se non fosse suo.
Invidia il sole
e i respiri di brezza che asciugano
i legni abbandonati
nell'attesa molle del più tardi.
L’ultimo rintocco se ne va a dormire da solo,
tra le lenzuola stropicciate.
I letti sfatti raccontano storie
Notti accese
Corpi senza sonno
C’è poesia negli archivi scomposti delle congetture,
Si infiltra nelle intercapedini dei conflitti interiori
Versi di sogni tra le pieghe irregolari delle lenzuola
per chiedere alla vita un senso
che possa giustificare l’intreccio contorto
del fil rouge
E in tasca un po’ di dolcezza
per sigillare le ferite
e una birra belga da 8,5° per disinfettarle.
martedì 10 marzo 2020
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