lunedì 8 novembre 2021

Autunnale

 Rami spogli

dell'antico albero,

scarne dita,

sfiorano l'infinito.

 

L'autunno che sfuma i contorni

C'è il sole tra le foglie gialle

e i ragni tendono fra i rami

le loro strade di seta.

 

Rumore che appare e scompare,

immagine crepuscolare

del correre senza scopo,

delle foglie secche

 

Appoggio l'orecchio

sulla corteccia

ruvida,

ascolto il ritmo

lento del suo cuore

dormiente.

 

Esistono luoghi

in cui solo alla poesia

è permesso entrare.

 

Le foglie vanno a morire dove vuole il vento.

tutto ciò che rimane dell'autunno.




Ispirato da Autunnale di Dave Costa

 

 

 

 

 

 

 

 

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martedì 26 ottobre 2021

La vecchia lavanderia


 Vorrei con le mani tremanti

aprire quella vecchia porta


guardare l'ampia scelta di vite passate

in mezzo a cui frugare

alla ricerca di quella che ti vada bene

pulita e stirata.


Toccare quel muro

denso di discorsi ormai scrostrati


Le parole, una dopo l’altra

mentre spaiamo calzini e prudenti teorie.


Con gli occhi nuovi

dirsi le cose,

arricciare il naso 

nel profumo di marsiglia e appretto


Se unissimo i punti

troveremmo l’infinito lasciato incompiuto

mercoledì 8 settembre 2021

Fugit tempus

Il tempo è un funambolo
che inverecondo e improbabile
cede al sapore dell'autunno

E le nubi vicine
gravano
sul peso della libertá

Guarda che stronzo l'orologio sul muro,
con le lancette che si muovono
strafottenti

nonostante la morte,
nonostante il dolore,
nonostante la gioia,
nonostante la vita,

Il tempo se ne frega
si scansa e va

Ci scavalca.

Il tempo scavalca gli uomini

E l'universo ci sta tutto
in una lacrima.

venerdì 23 luglio 2021

Parafrasi



Sotto
un cielo d'asfalto,

osservo i ritagli
delle screpolature della notte

La filigrana del respiro
trema nelle pause tra le parole

A cavalcioni sul dirupo,
in una lungimirante cecità,
sento la nostalgia di una semplice poesia

Covo un senso caldo e inconfessabile
di comprensibilità del reale

Il pallido bagliore del nulla
è il ricordo che resta
nell'animo umano
di un desolato tramonto pastello


giovedì 10 giugno 2021

D'improvviso l'ovvio



Un'eco di tormenta
si ode nell'aria...

Un foglio ingiallito
rimbalza per il vicolo
tra oroscopi e necrologi.

Relitto,
Accanto a me giace
il pallore disperso del cielo
nel muto richiamo del vento.

È di chi resta,
di chi scampa al naufragio
l'aspro suolo che vacilla,
in verticale attesa di un brivido
a ricucire l'intimo abbandono.

Smarrita e sorpresa,
sono dove mi sono lasciata.

Si sfaldano le nuvole
in un raggio di vita
dall'ardore inaspettato,
che con indicibile audacia,
si addentra profondamente,

dove capire non serve,
ma assaporare è dovuto.

mercoledì 21 aprile 2021

Sinestesia

 


Nubi di grafite,

tremolanti nel vento,

che insieme agli stormi

nell'orizzonte si perdono.

Forse tornerà

l'ebbrezza di una verità 

mai stata così incerta.


Basterebbe

uno scorcio di luce

nell'immensità dell'oceano

Il profumo della pioggia,

la vita che rallenta, il silenzio.

Lo sbattere di una finestra,

le case lontane

in questa sospensione del tempo,

non s'annida la paura


Musica che assenta

Strisce bianche che scorrono,

fili elettrici che ondeggiano,

nuvole d'alberi corrono,

figure che si perdono.


Per salvarsi occorre volerlo

venerdì 5 marzo 2021

Job Position

 

Il tempo che vivo

è una folla di gente

perduta nel ghetto della routine

 

E’ una scommessa errata

nel bar sport dei lamenti

 

In questo tempo in cui

bisogna lavorare un'eternità

per permettersi una vita

 

La luce filtra piano in questa stanza

e disegna sui muri ombre del passato.

Si formano nell'aria figure senza senso

che sembrano cercarsi.

 

Cerco la felicità spontanea

sul ciglio della vita

lontano dai bisbigli

sotto le onde della voce.

 

E rimango immobile

a pensare che potremmo vivere

da un momento all'altro.

Amica

Ricordi quel giorno d'inverno al mare
a parlare di esistenza e funzioni matematiche?

Ricordo vagamente il nostro discorso
sugli asintoti di un’iperbole
sull’irraggiungibilità di qualcosa
la perfezione, forse, o l’immortalità.
Ad ascoltare insieme il profumo delle nuvole
Eravamo felici e spensierate
e poi si è spenta la macchina, batteria scarica

Ecco

La vita funziona più o meno così
Non ci sono motivi
nessuna spiegazione

Siamo umani
Siamo fatti di ossa tremule e tessuto molle.
Nessuna armatura che ci salvi alla radice.

Ma con la forza dei sogni 
e l'ostinazione delle formiche

Arriverà sempre la primavera





Insonnia

Nell'inquieta luce della sera conto i miei versi ad uno ad uno per dormire in attesa di una rivoluzione. C'è bisogno di prudenza anc...