lunedì 31 ottobre 2022

Legge Fornero


Ognuno sostiene il proprio cielo
ma non lo sa.

Basta cercare il proprio posto nel mondo
tra piccoli spazi e tempi brevi,
nei pochi desideri affidati alle stelle.

Gente
che versa il proprio sangue
per quarant'anni.

Il tempo che galoppa sugli orologi
e le timbratrici

Tutti senza dio
ma ognuno con una religione

Mutui, bollette e previdenza sociale

Non vi fidate.

Ci torniamo troppe volte
tra queste piaghe incolte
di abitudine e responsabilità.

Ognuno guarda il proprio cielo
come un criceto sulla ruota 
tra dipendenze e nostalgie,
intrecci e affanni,
rughe e malattie.

Basta cercare,
il mio posto nel mondo

Lo costruirò con le pietre
che mi lanciano contro
mentre mastico la pazienza con il pane,
in questo viaggio che è soltanto mio
nella cultura sterminata dal troppo.

sabato 22 gennaio 2022

Recensione de "La teoria della carruba": a volte radici, a volte foglie in volo




"La teoria della carruba con brevi cenni a come non ho imparato a cucinare" è un libro scritto da Antonietta Di Vito, edito da "La bussola".

Un libro catartico, quasi curativo.
Ma non la scrittura curativa che ferisce e a volte uccide, quella della consapevolezza dell'età adulta, del giro di boa. È un bilancio tra passato e presente, tra vecchio e nuovo mondo, tra desideri e decisioni.

È un'indagine introspettiva, una ricerca di spiegazioni e motivazioni delle scelte fatte.
Quasi la consapevolezza e la giustificazione che tutto dipenda dalle origini, dalle radici. Roots

Nel libro si mescolano fatti di cronaca, ormai storia con racconti di famiglia, che, però, hanno lo stesso potere e la stessa forza nel percorso di crescita individuale dell'autrice.
Le immagini nitide di un quaderno di scuola o sbiadite e romanzate di un racconto di guerra sono accostate alla letteratura russa o agli studi antropologi di un popolo africano.

Il libro è scritto molto bene, scorre via come le giornate al mare da bambini quando è subito ora di uscire dall'acqua.
È un viaggio intimo e a tratti doloroso in una vita che non c'è più. È un libro di famiglia, ma non di una in particolare.
Parla di infanzia, di affetti e calore, di umiltà e lavoro. Parla della dignità delle famiglie di una volta.

Il titolo "la teoria della carruba" strizza l'occhio al nome di qualche teoria psicanalitica, ma racchiude in sé l'essenza polisensoriale del ricordo.

Lo consiglio a chi ha bisogno di riscoprire il passato per guardare con più serenità al futuro

"A volte radici, a volte foglie. Dei giorni siamo alberi e altri vento"

Insonnia

Nell'inquieta luce della sera conto i miei versi ad uno ad uno per dormire in attesa di una rivoluzione. C'è bisogno di prudenza anc...