sabato 30 novembre 2019

30/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è la parola desueta GRANCIPORRO


Si usa granciporro in senso figurato per indicare un errore madornale o uno strafalcione. Si dice "Prendere un granciporro" in alternativa a "prendere un granchio"

Infatti il granciporro è il nome di varie specie di granchi, in partic. di Cancer pagurus, commestibile, che può raggiungere notevoli dimensioni. Viene dal veneto granzipòro, composto da granzo ‘granchio’ e dal latino pagūrus ‘paguro’.

venerdì 29 novembre 2019

29/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è l'espressione ABBIAMO FATTO 30, FACCIAMO 31


"Abbiamo fatto 30, facciamo 31" significa accettare di svolgere un lavoro imprevisto, dopo essersi già dati molto da fare.
Spesso ci si ritrova a dire "abbiamo fatto 30, facciamo 31" per spingere qualcuno ad osare ancora un po'. Quando si porta a compimento una grande impresa, derivata specialmente da un'enorme fatica, infatti, basta poco per farne un'altra, visto gli innumerevoli sforzi dovuta alla precedente.


Origine

Nel 1517 papa Leone X creò 30 nuovi cardinali. Poi ricordò di avere escluso un prelato di grandi meriti e lo aggiunse, pronunciando la celebre frase: "Abbiamo fatto 30, facciamo 31".

giovedì 28 novembre 2019

28/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è l'espressione AVERE VOCE IN CAPITOLO

Avere voce in capitolo significa avere il diritto, ma soprattutto l'autorità, di potere esprimere la propria opinione, su una determinata questione. 

Origine
Il "Capitolo" era un'assemblea di monaci o di altri religiosi che serviva a prendere decisioni importanti. Solo i monaci con più prestigio avevano diritto di esprimere la propria opinione all'interno della Sala Capitolare, luogo in cui avveniva la riunione presenziate dal priore dove i novizi non erano ammessi.

mercoledì 27 novembre 2019

27/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano del giorno è l'espressione "Non essere uno stinco di santo"

L'espressione "non essere uno stinco di santo" si dice riferita ad una persona che lascia molti dubbi sulle proprie virtù ovvero che passa per essere poco raccomandabile.  Si tratta di un eufemismo con il quale si mette in dubbio che una persona sia in possesso delle virtù tipiche dei santi, prime tra le quali l'onestà, la rettitudine, la bontà.

Origine
L'origine dell'espressione va ricercata nella consuetudine di conservare nei reliquiari, come oggetto di culto e venerazione, parti di scheletro di santi,e l'osso della tibia era generalmente la più in vista, grazie alle maggiori dimensioni rispetto alle altre ossa

martedì 26 novembre 2019

26/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è la parola desueta BUSILLIS

Busillis è un termine che ha assunto il significato di "problema spinoso e di difficile soluzione", "punto dolente della questione".

Origine
Busillis deriva da un'errata sillabazione della frase latina in diebus illis (in quei giorni o a quel tempo). Da qui le espressioni "non venire a capo del busillis" o "qui sta il busillis".

Secondo la tradizione, un amanuense che stava ricopiando un testo del Vangelo chiese a Giovanni di Cornovaglia (ca. 1170) il significato del termine 'busillis'. A un controllo si scoprì che il testo originale recitava "in diebus illis magnis plenæ" ("in quei giorni vi era abbondanza di grandi cose"). L'amanuense aveva invece erratamente segmentato il testo in "indie busillis magnis plenæ" ("in India c'era abbondanza di grandi busillis"), dove "busillis" rappresentava l'ablativo plurale di un ipotetico sostantivo maschile.
L'errore dell'amanuense diventa comprensibile se si considera che l'uso di lasciare uno spazio tra le parole è un'acquisizione recente. 
Curiosità:
Gli spazi non vennero usati in latino fino al 600 d.C. – 800 d.C. circa. Al loro posto si usava il punto mediano.

lunedì 25 novembre 2019

25/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è la parola curiosa PANDICULAZIONE

La pandiculazione è l'insieme dei movimenti di stiracchiamento che accompagnano lo sbadiglio

Origine
dal latino pandiculatio, da pandiculari stirarsi sbadigliando, derivato di pandere aprire.

Una parola curiosa; non per i suoi usi pratici, che sono piuttosto limitati, ma per l'esattezza del suo significato. Si tratta di una parola del linguaggio medico, che indica i movimenti sinergici che solitamente accompagnano lo sbadiglio; cioè quell'insieme di stiramenti che accompagnano lo sbadiglio, quando non lo si deve reprimere e discretamente nascondere con la mano.
Certo non è facile immaginare un discorso in cui infilare questa parola - anche perché è un po' asettica, e naturalmente è più facile parlare di stiracchiamento che di pandiculazione.

domenica 24 novembre 2019

24/11/2019: una pillola di italiano al giorno


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La pillola di italiano di oggi è la parola desueta DIUTURNO


Diuturno indica una cosa che continua, che dura a lungo

Origine

La parola viene dal latino diuturnus 'durevole', derivato di diu 'per lungo tempo'.

Si dice diuturno ciò che dura e continua per lungo tempo. Può essere diuturna la scorta di un magistrato, può essere diuturno l'impegno per la riuscita di un'impresa, diuturno l'esercizio dell'atleta. È interessante cercare di capire in che cosa si differenzia rispetto ai suoi sinonimi. 
Duraturo implica una resistenza spesso fisica, continuo è focalizzato sull'assenza di interruzioni, incessante nega ma evoca la possibilità del cessare; il perpetuo delinea una lunghezza nel tempo infinito. Mentre il diuturno descrive una lunga durata più morale che fisica e la continuità nel tempo senza sconfinare nell'impossibile, con una grande serenità e sicurezza.


Non capita di incontrare spesso questa parola, ma ha una forza descrittiva rara, anche solo per il suo suono. L'altezza del registro a cui appartiene non la rende facile da usare nel quotidiano. 
Ma ciò che significa è talmente preciso, e lo significa in maniera tanto efficace da renderla una parola da non trascurare.

sabato 23 novembre 2019

23/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è la parola desueta: UOPO


Uopo vuol dire necessità, bisogno. 
Sopravvive in poche espressioni - fondamentalmente due: "essere d'uopo" essere necessario e "all'uopo" all'occorrenza.

Origine

Viene dal latino: opus opera, lavoro; nell'espressione opus esse acquisiva il significato di (essere) necessario.
Se si dice che è d'uopo fare qualcosa, non si esprime però la sfumatura contabile di qualcosa che è necessario fare, ma al contrario tutto il savoir faire distaccato di chi è capacissimo di gestire la situazione, e avendo tutto sotto controllo dà disposizioni.
Allo stesso modo, se, da ospite, mi avvertono gentilmente che all'uopo potrò usare la sauna presente nella casa, evitano la sfumata connotazione tremula e servile dell'occorrenza.
Decisamente una parola da rianimare, anche in virtù del suo suono così pieno.

venerdì 22 novembre 2019

22/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è l'espressione RESTARE DI SALE


Restare di sale vuol dire rimanere sbalorditi, stupefatti, basiti, provare una grandissima sorpresa, tale da rimanere senza parole, come impietriti. 

Origine

L’origine di questo curioso modo di dire è da ricercarsi in un racconto dell’Antico Testamento. Si fa in particolare riferimento alla moglie di Lot (Genesi, 19, 24-26) che fu trasformata in una statua di sale perché, nonostante l’espresso divieto divino, si era girata indietro a guardare le città di Sodoma e Gomorra che venivano distrutte dalla collera di Dio.

giovedì 21 novembre 2019

21/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è l'espressione FARE LA GATTAMORTA

Fare la gattamorta si dice in riferimento ad una persona che, con un comportamento apparentemente innocuo ed inoffensivo, subdolamente, cerca per raggiungere i propri scopi ed interessi personali.

Origine
Il riferimento alla gatta morta si ritrova nelle favole di Esopo e di altri narratori e prende spunto da un comportamento tipico dei gatti: un gatto finge di essere morto per far avvicinare e prendere più facilmente i topi.

mercoledì 20 novembre 2019

20/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è la parola bella SAGITTABONDO

Sagittabondo vuol dire che scocca sguardi che fanno innamorare


Origine

Sagittabondo viene da sagittare 'lanciare frecce', voce dotta recuperata dal latino, e derivato di sagitta 'freccia', col suffisso aggettivale -bundus., forma nominale del participio del verbo essere derivato da una radice indoeuropea.
Il sagittabondo, possiamo dire, è un arciere per amore.

martedì 19 novembre 2019

19/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è la parola bella RESILIENZA

La resilienza è una parola che indica la capacità di rialzarsi dopo una caduta, forti come prima. La bellezza che resiste agli attacchi del tempo, che continua ostinatamente a risplendere nonostante i traumi e l'incuria è dotata di questa preziosa qualità. Come quei materiali che magari si piegano ma non si spezzano, come il mito dell'araba fenice. In tempi di incertezze la resilienza è di gran moda in molti campi. In ecologia e metallurgia è un concetto fondante, ma ormai questa parola è diventata un mantra dalla pedagogia all'economia, dalla politica al marketing. Viene dal latino "resilire", è la capacità di rimbalzare.



lunedì 18 novembre 2019

Chi si accontenta, sbaglia

Ho perso l'abitudine
all'istinto
Mi sottraggo alla vita
che altera
la dimensione dell'ignoto.

Cerco il senso
oltre il muro dell'armonia
e il mio pensiero
è un'alchimia di dubbi.

Definisco i limiti
della gravità
rovesciando gli ideali
al dileguarsi delle ore
oltre il limite della ragione.

Uno sguardo affamato di speranza
chiede aiuto
al giorno insonne
e pulsa irreale la luce
tra le nuvole
che si muovono in paradosso.

Separo il fenomeno
dalla logica
a creare l'assurdo
di un pensiero di verità
nel domani che diviene oggi
confutando il tempo
e la sua immobilità.

Invento un pensiero
oltre il silenzio
perché
non c'è niente di assoluto
davanti all'infinito.

18/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è la parola desueta CULACCINO

Il culaccino infatti oggi si usa principalmente per indicare le estremità di un insaccato, ma ha anche un altro significato. Culaccino, infatti, indica il residuo di liquido, o di condensa, lasciato sul tavolo da un recipiente contenente qualcosa da bere.

domenica 17 novembre 2019

17/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è l'espressione A TUTTA BIRRA

A tutta birra è un'espressione che viene utilizzata per invitare ad andare a tutta velocità o per spronare qualcuno a dare il massimo

Origine
L'origine di questo detto è da far risalire all'800 a quando i carrettieri utilizzavano la birra come energetico per i propri cavalli da qui l'espressione "a tutta birra". Ma c'è anche un'altra ipotesi che fa risalire il modo di dire all'errata traduzione dell'espressione francese "à toute bride", cioè "a tutta briglia".

sabato 16 novembre 2019

16/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è la parola desueta ABBACINARE

abbacinare significa privare momentaneamente della vista per troppa luce, e in senso figurato significa ingannare, illudere, togliere la visione esatta delle cose

Origine
La parola viene da un'antica forma di tortura di origine cartaginese e poi bizantina.  Il supplizio consisteva nel causare la cecità della vittima, o esponendola al sole dopo averla privata delle palpebre, oppure avvicinando un bacino rovente (una sorta di spillone) agli occhi, che venivano forzosamente tenuti aperti.
Questa forma di tortura era solitamente usata in guerra dai Bizantini, contro i nemici catturati come prigionieri, ma, secondo la leggenda, una illustre vittima fu già Marco Attilio Regolo. Storicamente tale tortura era praticata specialmente contro re che venivano deposti dal trono o anche contro nobili e feudatari che tramavano contro i sovrani.

venerdì 15 novembre 2019

15/11/2019: una pillola di italiano al giorno


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La pillola di italiano di oggi è la parola desueta SICOFANTE


Sicofante in senso figurato significa delatore, calunniatore, spia. 

Origine
Sicofante, nell'antica Atene, era colui che, sotto compenso, sosteneva le denunce, anche false.  Sarebbe in origine colui che denunciava l’esportazione clandestina di fichi dall'Attica o anche chi rubava i fichi sacri. Esportare fichi voleva dire sottrarre l'alimento principale della gente particolarmente povera, e perciò era un'attività vietata dalle leggi annonarie.

giovedì 14 novembre 2019

Reazione

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Scende un sorriso
tra le emozioni di seconda mano
di un cielo cupo
con troppo poco sole.

Non farti bloccare dalla paura
che il grigiore ti appaghi,
il dolore ti sazi
e l'assenza ti abitui
alla desolazione di una vita imperfetta.

Impara a riconoscere
il calore di un sentimento,
il disordine di un sorriso,
la memoria di una sensazione.

Se esiste un mondo perfetto
nascondilo,
e per oggi accontentati
di piegare il tuo orecchio ad ogni minima certezza
e anche del bel suono che fa quando s’infrange a terra.

14/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è la parola: INFINOCCHIARE


Infinocchiare vuol dire ingannare, imbrogliare.


Origine

Il finocchio è una verdura dal sapore marcatamente aromatico, tanto da cambiare i sapori degli altri ingredienti: in particolare l’aroma del finocchio crudo riesce a celare il tipico odore di aceto del vino scadente o scaduto. Quando un oste voleva rifilare un vino non eccelso a dei clienti, prima portava loro del finocchio. E se le pietanze che aveva intenzione di servire non erano proprio freschissime anzi un po' rancide, le ricuoceva condendole con abbondante finocchio. Così i sapori autentici venivano coperti e gli "infinocchiati" mangiavano, bevevano ed erano tutti contenti.

mercoledì 13 novembre 2019

13/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è la parola LAPALISSIANO
Lapalissiano si dice di un ragionamento, un fatto o un’affermazione talmente ovvi e scontati che sarebbe inutile parlarne.

Origine
L'origine dell'aggettivo lapalissiano nel significato di «ovvio, scontato» è ricondotta a un aneddoto legato alla sconfitta dei francesi nella battaglia di Pavia (1525). I soldati agli ordini del maresciallo La Palice, morto nell'assedio della città, per rendere onore al coraggio del loro comandante avrebbero composto e intonato alcuni versi in francese: “S’il n’était pas mort, il ferait encore envie” (“Se non fosse morto, farebbe ancora invidia”). Però, con il tempo, i versi furono letti, e quindi poi anche scritti, male. La F di “ferait” divenne una S, trasformando la parola in “serait”, “sarebbe”. La parola “envie”, invece, che significa “invidia”, divenne due parole: “en vie”, cioè “vivo”, “in vita”. Quindi, la frase originale divenne “S’il n’était pas mort, il serait encore en vie”, ossia “Se non fosse morto, sarebbe ancora in vita”.

Ovvio, no!

martedì 12 novembre 2019

12/11/2019: una pillola di italiano al giorno

Risultati immagini per cavalli
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La pillola di italiano di oggi è il proverbio"A caval donato non si guarda in bocca".

Il proverbio "A caval donato non si guarda in bocca" viene dall'espressione latina "Noli equi dentes inspicere donati" ed è abbastanza diffuso nell'uso comune della lingua italiana.
La locuzione viene utilizzata per indicare che non bisogna giudicare un regalo, ma esserne comunque grati a prescindere dal suo valore. 
L'associazione con il cavallo viene dal fatto che, per valutare l’età e lo stato di un cavallo, è necessario guardare lo stato della dentatura.

lunedì 11 novembre 2019

11/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di oggi è l'etimologia "sbagliata" della parola LASTRICO

La parola “lastrico” indica propriamente le lastre di pietra utilizzate per pavimentare le strade. Da qui la frequente espressione “essere sul lastrico”, che significa non avere più niente, essere in condizioni di accattonaggio. 
Origine
L’etimologia della parola rivela che alla base di questo termine vi è un errore grammaticale di antica data: lastrico deriva infatti dal latino astracum, ma nei secoli l’accostamento frequente della parola all'articolo determinativo maschile "lo" e quindi “l’astrico”) ha fatto sì che si trasformasse nell'attuale forma "lastrico". 
In questo caso l’errore ha addirittura sostituito la regola, dal momento che la lingua italiana non accetta più la dicitura originaria.

domenica 10 novembre 2019

10/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è l'enantiosemia di alcune parole italiane, cioè le parole vogliono dire una cosa e il contrario della stessa cosa

Per esempio

  • feriale può significare sia festivo (come in periodo feriale, cioè delle ferie) sia lavorativo (come in giorni feriali, cioè "giorni di lavoro");
  • storia può significare sia racconto veridico sia racconto menzognero;
  • ospite può significare sia chi ospita sia chi è ospitato;
  • alto può significare sia elevato (come in alta montagna) sia profondo (come in alto mare);
  • sbarrare può significare sia aprire (come in sbarrare gli occhi) sia chiudere (come in sbarrare la porta);
  • spolverare può significare sia toglier la polvere (come in spolverare un mobile) sia mettere la polvere (come in spolverare un dolce di zucchero);
  • tirare può significare sia lanciare via (come in tirare un sasso) sia attrarre a sé (come in tirare a sé il tavolo);
  • affittare può significare sia dare in affitto sia prendere in affitto;
  • sposare può significare sia dare in sposo o sposa sia prendere in sposo o sposa;
  • laico può significare sia religioso non consacrato sia non religioso;
  • pauroso può significare sia che ha paura (come in persona paurosa) sia che incute paura (come in storia paurosa);
  • curioso può significare sia persona che suscita curiosità sia persona che prova curiosità;
  • cacciare può significare sia allontanare (come in cacciare il nemico invasore) sia inseguire (come in cacciare la selvaggina);
  • bandire può significare sia sancire, stabilire sia vietare;
  • sanzionare può significare sia approvare sia punire.
[fonte: Wikipedia]

sabato 9 novembre 2019

09/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è il chiarimento di un dubbio: per indicare che ore sono, si dice: "Sono le due e mezza?" o "Sono le due e mezzo?"?

Sorprendentemente, almeno per me, si dice: "Sono le due e MEZZO"!

Ed ecco perché.

Quando parliamo delle ore, la parola “mezzo” si usa in funzione di sostantivo al maschile singolare che significa “la metà”, e quindi rimane invariata: le otto e mezzo (=una metà).


Nonostante tutto ciò, però è anche accettabile, anche se sconsigliata, la forma “mezza”, cioè colloquialmente si può dire “le due e mezza”.

venerdì 8 novembre 2019

08/11/2019: una pillola di italiano al giorno


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La pillola di italiano di oggi è la parola SALARIO

Il salario è la retribuzione che spetta a determinati tipi di lavoratore in ambito di lavoro subordinato o assimilabile.
Il termine salario non è sinonimo di stipendio in quanto è calcolato in base alle ore lavorabili ad esclusione dei giorni di riposo. Infatti, la distinzione tra salario e stipendio deriva dall'antica separazione tra lavoro manuale e intellettuale: il salario è proprio dei lavoratori pagati su base oraria, ad esempio gli operai, i collaboratori domestici e/o quando previsto da alcuni CCNL.

Origine
La parola ha origine nell'antica Roma, quando il sale veniva utilizzato come merce di scambio e una vera e propria moneta.
Era così importante e prezioso che veniva anche chiamato “oro bianco”.
Nell'antico Egitto e nella Roma imperiale, gli stipendi dei lavoratori consistevano in quantità di sale e venivano corrisposti alla fine di ogni mese. Ecco come mai la parola “salario” è arrivata fino ai giorni nostri: per fortuna adesso le cose sono cambiate e ci danno soldi veri!

giovedì 7 novembre 2019

07/11/2019: una pillola di italiano al giorno



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La pillola di italiano di oggi è la parola desueta: IMBRIFERO

Imbrifero vuol dire
- che porta pioggia
- in geografia, di zona o territorio su cui cade molta pioggia o che raccoglie le acque piovane

Da domani dirò che il cielo a pecorelle è imbrifero

mercoledì 6 novembre 2019

Confusa Consuetudine

Il mio io,
egoista d'arte
mi culla
oltre la consuetudine
di un orizzonte
che mi porta lontano,
fino a farmi perdere
nell'ansia di essere viva.

Le parole sono distorte
da interferenze magnetiche,
un incessante
scambio di informazioni
inibisce i miei pensieri.

E in questo reale
tumulto di stenti,
nell'illusione di un cielo
che continua a cadere
nei suoi spazi.

Continuo a guardare
verso il buio
ingiallito dalla luna,
le vecchie stelle
quasi mi appartenessero.

06/11/2019: una pillola di italiano al giorno





La pillola di italiano di oggi è l'espressione A IOSA

A iosa è un'espressione della lingua italiana, abbastanza frequente nel lessico colloquiale e letterario, che significa "abbondantemente" o "in grande quantità".


Origine

Questa espressione, che significa “in abbondanza”, deriva dalla parola “chiosa”, che indicava le monete finte con cui giocavano i bambini in un lontano passato. Queste monete erano di legno o di metallo scadente e avevano un valore quasi inesistente. 
Per questo, qualunque cosa si potesse pagare con le chiose doveva essere di scarso valore e quindi doveva essere anche di grande quantità. 
Il passaggio a “iosa” deriva dalla pronuncia toscana del termine in cui la “c” finiva per essere aspirata.

martedì 5 novembre 2019

05/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di oggi è una curiosità sulla parola OSPITE
Ospite: 
  • La persona che accoglie temporaneamente uno o più altri nella propria casa, anche solo nell'occasione di una visita o di un trattenimento.
  • La persona che gode dell'ospitalità o si trova, come invitato, in casa d'altri.

Curiosità
La parola "ospite" è una parola ambigua, in italiano non si può distinguere tra chi ospita e chi viene ospitato

Infatti, questo termine significa sia “persona che ospita” che “persona che viene ospitata”. In sostanza, ha due significati, uno l’opposto dell’altro!
Questo non accade in lingue come l’inglese, dove è ben chiara la differenza tra host (chi ospita) e guest (chi è ospitato).
In italiano però, non c’è modo di avere la stessa chiarezza e quindi nella realtà di tutti i giorni, l’unico modo che avete di capire il vero significato di “ospite” è quello di contestualizzare il termine.
Se qualcuno si presenta dicendovi: “Piacere, sono Carlo e sono proprietario di questa casa. Luigi è mio ospite”, potete capire chiaramente dal contesto che Carlo  è un ospite nel senso di host e Luigi un ospite nel senso di guest. Ma se la frase è: “Sono Carlo , Luigi è mio ospite”… Luigi è un ospite nel senso host o nel senso guest? Non avete scelta: se lo volete sapere glielo dovete chiedere!

lunedì 4 novembre 2019

04/11/2019: una pillola di italiano al giorno


Goniometro 180/125 KTR



La pillola di italiano di oggi è l'espressione SPARARE A ZERO

“Sparare a zero contro qualcuno” significa attaccarlo e insultarlo con grande forza senza alcun limite.


Origine

Questa espressione deriva dal linguaggio militare.
Quando il soldato utilizza un pezzo di artiglieria e spara a zero, questo gli permette di non far perdere tempo all'artigliere, che altrimenti deve trovare il grado di traiettoria del proiettile per tentare di puntare correttamente e di centrare di conseguenza l’obiettivo. 
Infatti, posizionando il mortaio ad angolo zero il colpo viene sparato ad altezza uomo, e di conseguenza è una soluzione che può essere adottata solo quando il bersaglio si trova a distanza minima.



domenica 3 novembre 2019

03/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è l'espressione CONOSCERE I PROPRI POLLI

"Conoscere i propri polli" è un'espressione di uso comune che vuol dire conoscere bene il carattere di una persona, gli aspetti di una situazione, e perciò riuscire a prevederne il comportamento, le azioni o lo sviluppo. 

Origine
L'origine dell'espressione deriva dalla tradizione contadina. Un tempo i polli venivano lasciati razzolare anche per le strade. Ogni proprietario si premurava per questo di contraddistinguere i suoi legando loro a una zampa una strisciolina di stoffa colorata. 
Tanto che l'espressione completa è “conoscere i propri polli alla calzetta”.

sabato 2 novembre 2019

02/11/2019: una pillola di italiano al giorno

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La pillola di italiano di oggi è l'espressione VEDERE I SORCI VERDI


“Far vedere i sorci verdi” è un modo per dire fare a qualcuno una sorpresa non molto gradevole, creare a qualcuno grossi problemi, umiliarlo, sconfiggerlo pesantemente

Origine
Questa espressione è entrata nel linguaggio comune in Italia alla fine degli anni ’30. Nel 1936 una squadriglia della Regia Aeronautica adottò come stemma 3 sorci verdi. Era una squadra aeronautica molto forte che vinceva molte competizioni sportive. Durante la seconda guerra mondiale la squadriglia partecipò a moltissime missioni di bombardamento, chi vedeva “i sorci verdi” probabilmente aveva vita breve. Fu così che il modo di dire assunse i connotati di una minaccia.

venerdì 1 novembre 2019

01/11/2019: una pillola di italiano al giorno


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La pillola di italiano di oggi è l'espressione: STAI FRESCO!


Vi sarà capitato più di una volta di sentirvi dire state freschi oppure stiamo freschi, come per intendere che ci troviamo nei guai oppure in una situazione abbastanza complicata.

Origine

Il vero significato della frase vuole intendere un qualcosa che non accadrà mai e ha origine nella letteratura. 
È stata infatti usata per la prima volta da Dante Alighieri nel verso 117 del XXXII canto dell’Inferno. 
Qui, riferendosi ai dannati sepolti e imprigionati per sempre nel lago ghiacciato di Cocito, il poeta scrive: "là dove i peccatori stanno freschi"

Insonnia

Nell'inquieta luce della sera conto i miei versi ad uno ad uno per dormire in attesa di una rivoluzione. C'è bisogno di prudenza anc...