giovedì 10 giugno 2021

D'improvviso l'ovvio



Un'eco di tormenta
si ode nell'aria...

Un foglio ingiallito
rimbalza per il vicolo
tra oroscopi e necrologi.

Relitto,
Accanto a me giace
il pallore disperso del cielo
nel muto richiamo del vento.

È di chi resta,
di chi scampa al naufragio
l'aspro suolo che vacilla,
in verticale attesa di un brivido
a ricucire l'intimo abbandono.

Smarrita e sorpresa,
sono dove mi sono lasciata.

Si sfaldano le nuvole
in un raggio di vita
dall'ardore inaspettato,
che con indicibile audacia,
si addentra profondamente,

dove capire non serve,
ma assaporare è dovuto.

Insonnia

Nell'inquieta luce della sera conto i miei versi ad uno ad uno per dormire in attesa di una rivoluzione. C'è bisogno di prudenza anc...