Sono al giro di boa della mia permanenza francese, tra 2
mesi e mezzo ricolorerò di nuovo di verde il blu del tricolore.
A questo punto posso tirare le somme.
Sono appena rientrata dopo un viaggio lungo e stavo cercando come dire "ho sonno" in francese e
almeno secondo google translate si dice "je dors" cioè
"dormo" Se ho sonno è perché non sto dormendo... Questi sono i
francesi.
Ho più dimestichezza con la lingua, riesco quasi a
fare dei doppi sensi e battute in francese, quindi vivere qui è diventato
notevolmente più semplice.
Anche se la mattina, appena sveglia, mi stupisco ancora di
sentire le persone parlare in francese.
Continuo a credere che siano come i matematici, cioè che
traducono tutto nella loro lingua e poi non si capisce più niente. Ma
continuando ad usare luoghi comuni, credo che siano più simili a delle donne
matematiche bionde, ammesso che esistano, perché oltre a tradurre tutto, mancano
completamente di logica. Sono quelli che hanno bisogno di specificare sugli
autobus che i bambini di età inferiore a 3 anni SE ACCOMPAGNATI viaggiano
gratuitamente.
Sono tornata in Italia per Pasqua. Sull'autobus, tornando in
Italia, per la prima volta nella mia vita ho provato gioia nel vedere una presa
elettrica con la femmina della terra. La Francia ti fa apprezzare delle cose a
cui eri abituato e che davi per scontate: le prese elettriche standard, il
bidet, l'igiene, la pasta come primo piatto e non come contorno, il caffè
buono, le bustine di zucchero e non le zollette, scambiare due chiacchiere tra
sconosciuti.
Stare a casa mi ha fatto bene, anche se più di 30 ore di
autobus mi hanno un po' stroncato. Sentire l'affetto incondizionato riempie il
cuore. Grazie!
Mi mancava il mare
Il mare è magico, mi emoziona e allo stesso tempo mi rilassa,
rappresenta quella libertà che rincorrevo quando ho deciso di seguire il mio
istinto e vivere quest'esperienza.
Puntavo all’indipendenza di una scelta che fosse solo mia,
alla libertà di scegliere solo secondo il mio sentire. Una libertà che mi sono
concessa molto raramente in tutta la mia vita.
E anche se non è stato tutto semplice, anche se ogni giorno cerco
di dare un senso più completo a questa scelta, lo rifarei.
Mi piace poter prendere delle decisioni, fare delle scelte
anche apparentemente fuori luogo o non necessarie.
Io credo che le nostre possibilità, quelle di cambiare la
nostra vita o solo il taglio di capelli, sono molte più dell’unica che siamo
abituati ad immaginare. La vita ci sorprende solo se le permettiamo di
farlo.
Ultimamente ho passato troppo tempo a fare bilanci, a
chiedermi se va bene così, se potrei migliorare qualcosa, se potrei fare di
più, se dovrei essere felice o meno. Tempo perso.
Così, contrariamente a quello che di solito si fa, ho deciso
di essere felice per forza. Anche solo per il semplice fatto che non ci sono
veri motivi per non esserlo.
Bernard Shaw diceva che “Il segreto di essere infelici è di
avere tempo di chiedersi continuamente se si è felici o no”.
Aveva ragione.
Ho scoperto in questi mesi alcune cose che non mi sarei
aspettata, ho raggiunto delle consapevolezze interessanti, da cui
quotidianamente traggo insegnamento. E’ stato infatti inevitabile e anche un
po' destabilizzante scoprire che in alcune cose i francesi sono bravi, per
esempio credo che siano dei maestri nell'arte di sapersi vendere e in questo forse il loro nazionalismo aiuta o meglio è la nostra esterofilia alquanto esagerata.
In Italia abbiamo delle cose meravigliose ma non siamo in
grado di renderle grandiose agli occhi degli altri e spesso nemmeno ai nostri.
Noi abbiamo città come Roma, Firenze e Venezia, ma diciamo che Parigi è
romantica. Abbiamo il Cilento, il Salento, la costiera amalfitana, le Cinque
Terre e vantiamo la Costa Azzurra.
Per questo i macarons
sono conosciuti in tutto il mondo e i baci di dama no. Sono degli esteti del pacchetto!
Forse dipenderà anche dal fatto che in Italia ci sono vere
organizzazioni, politiche e non, che professano la secessione ignorando l'incostituzionalità
oltre all'idiozia della loro idea e offendendo la memoria di tutti i morti in
nome dell'Unità d'Italia.