La luna la guarda,
la disfa con silenziosa pazienza
mentre la pelle tace
come un muro in attesa di crepe.
Il resto resta in sala d’attesa,
con un numero in mano
e un caffè tiepido di speranza.
Poi un giorno
qualcosa si sposta
il corpo si aggiusta:
una fragile tregua
tra il battito e il respiro.
Finalmente!
Nel sangue torna il sole,
e la pelle si ricuce di vento.
qualcosa si sposta
il corpo si aggiusta:
una fragile tregua
tra il battito e il respiro.
Finalmente!
Nel sangue torna il sole,
e la pelle si ricuce di vento.
L’alba, lenta
impara di nuovo il nome della carne.
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