É iniziata la coppa del mondo e io sono ancora in Francia.
Ho gufato e tifato Honduras, ma non è servito.
Ho gufato e tifato Honduras, ma non è servito.
L'importante è che abbia vinto anche l'Italia: non li potrei proprio sopportare gli sfottò francesi.
Ho visto la prima partita dell'Italia insieme ad altri
italiani, che sono diventati miei grandi amici in pochissimo tempo (ah il
potere dell'Erasmus!). Vedere la partita
insieme a loro è stato molto emozionante: quando gioca la Nazionale siamo tutti
un po' più italiani!
Con il mondiale diventiamo tutti esperti di calcio, tutti lì
a parlare della squadra, dei convocati, delle previsioni, del calendario, del
girone, dei possibili cammini fino alla finale.
Quanto sono belle quelle speranze che colorano i discorsi
davanti ad una birra o ad un caffè con la moka, che qua il caffè fa sempre
schifo, tra le curve di sorrisi che nascono spontanei e si caricano nell'attesa
della seconda partita.
Forse lo sentiamo di più qui, a casa di chi è stato battuto
da noi 8 anni fa, ricordiamo l'1 a 1, i gol, la testata, quei supplementari al
cardiopalma e infine i rigori...sentiamo ancora l'eco dell'esultanza di Caressa
se ci concentriamo
"E allora
diciamolo tutti insieme, tutti insieme, quattro volte: siamo campioni del
mondo, campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo!
Abbracciamoci forte, e vogliamoci tanto bene; vogliamoci tanto bene. Perché
abbiamo vinto, abbiamo vinto tutti stasera, abbiamo vinto tutti, amici, abbiamo
vinto tutti, abbiamo vinto tutti amici. Guardate dove siete, perché non ve lo
dimenticherete mai! Guardate con chi siete, perché non ve lo dimenticherete
mai! E sarà l'abbraccio più lungo che una manifestazione sportiva vi abbia mai
regalato, forse uno dei più lunghi della vostra vita! Abbracciatevi forte...
Abbracciatevi forte... E abbracciate soprattutto questa meravigliosa squadra
che ha vinto soffrendo, che ha vinto come l'Italia non era riuscita a vincere:
ai calci di rigore, contro la Francia che ci aveva sempre eliminato, contro i
francesi che ci avevano sempre battuto nelle manifestazioni dal '78 in avanti.
E questa volta no, questa volta no... Questa volta abbiamo vinto noi. E Beppe,
ci prendiamo la coppa, Beppe! Ci prendiamo la coppa, Beppe!"
E la faccia stizzita di Platini è indelebile nella mia
memoria...soprattutto adesso, soprattutto qui.
Ma a parte il mio tifo sfacciatamente azzurro, mi piace
anche vedere la città che si popola del tifo multietnico. I brasiliani che
vincono (rubando), esultano in portoghese e si mettono a ballare un samba in mezzo alla
strada.
I belgi con tutte le loro belle speranze, perché quest'anno hanno la squadra e potrebbero vincerlo, il mondiale.
I belgi con tutte le loro belle speranze, perché quest'anno hanno la squadra e potrebbero vincerlo, il mondiale.
Gli spagnoli e i portoghesi che...ops...
Come sono belli i tifosi di ogni squadra, che s'innamorano del calcio e magari ritrovano
identità nazionali spesso flebili, che coltivano generazioni di ragazzini che
ricorderanno questo mondiale con tutte le emozioni che verranno, di gioie e
sofferenze, come io ricordo Usa '94.
E forse è proprio questa la vera essenza della coppa del
mondo: unire e appassionare, sperare e festeggiare.
In ogni caso Forza Azzurri!
E "ringrazio" ancora Berlusconi per avermi tolto
la gioia di poter dire Forza Italia!
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