martedì 17 giugno 2014

Forza penisola bagnata dallo Ionio, dal Tirreno e dall'Adriatico....

É iniziata la coppa del mondo e io sono ancora in Francia.
Ho gufato e tifato Honduras, ma non è servito.
L'importante è che abbia vinto anche l'Italia: non li potrei proprio sopportare gli sfottò francesi.
Ho visto la prima partita dell'Italia insieme ad altri italiani, che sono diventati miei grandi amici in pochissimo tempo (ah il potere dell'Erasmus!).  Vedere la partita insieme a loro è stato molto emozionante: quando gioca la Nazionale siamo tutti un po' più italiani!
Con il mondiale diventiamo tutti esperti di calcio, tutti lì a parlare della squadra, dei convocati, delle previsioni, del calendario, del girone, dei possibili cammini fino alla finale.
Quanto sono belle quelle speranze che colorano i discorsi davanti ad una birra o ad un caffè con la moka, che qua il caffè fa sempre schifo, tra le curve di sorrisi che nascono spontanei e si caricano nell'attesa della seconda partita.
Forse lo sentiamo di più qui, a casa di chi è stato battuto da noi 8 anni fa, ricordiamo l'1 a 1, i gol, la testata, quei supplementari al cardiopalma e infine i rigori...sentiamo ancora l'eco dell'esultanza di Caressa se ci concentriamo
"E allora diciamolo tutti insieme, tutti insieme, quattro volte: siamo campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo! Abbracciamoci forte, e vogliamoci tanto bene; vogliamoci tanto bene. Perché abbiamo vinto, abbiamo vinto tutti stasera, abbiamo vinto tutti, amici, abbiamo vinto tutti, abbiamo vinto tutti amici. Guardate dove siete, perché non ve lo dimenticherete mai! Guardate con chi siete, perché non ve lo dimenticherete mai! E sarà l'abbraccio più lungo che una manifestazione sportiva vi abbia mai regalato, forse uno dei più lunghi della vostra vita! Abbracciatevi forte... Abbracciatevi forte... E abbracciate soprattutto questa meravigliosa squadra che ha vinto soffrendo, che ha vinto come l'Italia non era riuscita a vincere: ai calci di rigore, contro la Francia che ci aveva sempre eliminato, contro i francesi che ci avevano sempre battuto nelle manifestazioni dal '78 in avanti. E questa volta no, questa volta no... Questa volta abbiamo vinto noi. E Beppe, ci prendiamo la coppa, Beppe! Ci prendiamo la coppa, Beppe!"
E la faccia stizzita di Platini è indelebile nella mia memoria...soprattutto adesso, soprattutto qui.
Ma a parte il mio tifo sfacciatamente azzurro, mi piace anche vedere la città che si popola del tifo multietnico. I brasiliani che vincono (rubando), esultano in portoghese e si mettono a ballare un samba in mezzo alla strada.
I belgi con tutte le loro belle speranze, perché quest'anno hanno la squadra e potrebbero vincerlo, il mondiale.
Gli spagnoli e i portoghesi che...ops...
Come sono belli i tifosi di ogni squadra, che s'innamorano del calcio e magari ritrovano identità nazionali spesso flebili, che coltivano generazioni di ragazzini che ricorderanno questo mondiale con tutte le emozioni che verranno, di gioie e sofferenze, come io ricordo Usa '94.
E forse è proprio questa la vera essenza della coppa del mondo: unire e appassionare, sperare e festeggiare.
In ogni caso Forza Azzurri!


E "ringrazio" ancora Berlusconi per avermi tolto la gioia di poter dire Forza Italia!

Nessun commento:

Posta un commento

Full time

Abbandoniamo i luoghi dell'inconscio e vestiamo il quotidiano disincanto con coscienza ed eleganza Il rumore del caffè dà una sferzata a...