E poi arriva il caldo, anche a Grenoble.
Solo che qui il meteo è sornione, muta da un giorno all'altro, senza preavviso.
Un giorno piove, fa freddo, l’aria è umida, il cielo è grigio...Il
giorno dopo, oggi: cielo terso, brezza
fresca, sole, insomma estate!
Il meteo sembra voler dire: " Tac, vi ho fregati!"
E in realtà è vero perché io mi sono ammalata, ho un mal di gola
che neanche il 15 dicembre.
Io, mica loro...'sti francesi.
Loro, che già con il primo caldo, cioè quel giorno di timido sole a
febbraio avevano tirato fuori il loro abbigliamento da spiaggia con gli
abbinamenti più assurdi, di pantaloncini e maglione e cappello di lana.
Pronti, già in maglietta e senza calze, non appena il
termometro ha superato i 15 gradi.
Figuriamoci adesso che siamo a giugno.
Oggi sorridono tutti, parlano tutti del tempo, ma facendo un
po’ finta di niente. “Muaaaais, il fait bon”. Questa frase incredibile che
testimonia tutta la loro impermeabilità emotiva. Non dicono che fa caldo, indicazione
meteorologica, non commentano quanto si stia bene, indicazione fisico-personale,
no, loro dicono letteralmente: fa buono. Un misto tra personale e
impersonale, un po’ indifferente, un po' distaccato: insomma francese.
Qui, come sapete, non c'è il mare, allora prendono d'assalto
i parchi e ovviamente corrono ovunque. Correvano quando c'era un freddo cane,
figuriamoci adesso che verrebbe quasi voglia anche a me, e sottolineo quasi, di
farmi una corsetta.
Mi piace l'estate!
Mi mette il buonumore il sole o forse è la compagnia, non lo so. Ma visto che oggi sono buona vorrei ringraziare tutti quelli che mi sopportano chi da poco, chi da tanto. Vi voglio bene!
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