la paura non giunge,
il tempo non scorre
e affonda lento
nel pantano del sublime.
Nell'inesauribile esigenza
di restare a galla
sconfitta ed ebbrezza.
Nel silenzio limpido della neve,
a disegnare spirali
di lettere sciupate,
e parole superflue
a descrivere il miracolo
delle nostre bocche chiuse,
lasciate aride a contemplarsi tacere.
Con le nostre dita strette
in cappi d'affetto
e i corpi annodati distesi sul letto.
Inebrianti pensieri rischiarano l’anima
e covano questo
senso caldo di realtà
prego che l’incantesimo non sfumi.
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