mercoledì 21 febbraio 2018

96° dallo zenit


Divampano emozioni
che squarciano l'essenza

al di là del tuo sguardo nitido
e del mio grido muto,
dispersi in un angolo
si affollano
i miei perché.

Nel buio, inciampo nei ricordi,
con nelle scarpe,
ancora
la sabbia di lidi conosciuti
e posti speciali.

L'anima immobile,
sbriciolata
nella casa della coscienza
bussa come un velo di polvere
dagli occhi socchiusi
e avvolge i pensieri

Tu
sei arrivato
provvidenziale
a decapitare ogni mia certezza.

Quel soffio
di luce che
travolge il mio cuore
e scompiglia
il vento,
il sospiro di un fremito,
che abbatte i sigilli.

Il sole è un punto
all'orizzonte

indeciso
tra
tramonto o alba

I lunghi indugi
dilatano
spazi infiniti.

Vorrei essere una cicatrice
sul tuo dito
per ricordarti
che la romantica follia
nascosta qui dentro
è tua.

Inventa un sogno,
dipinto di vero
al di là delle cose
e portami nell'idillio
di quest'attimo infinito.



Nessun commento:

Posta un commento

Follow up

Nel corpo, orto d’ombra una radice estranea tace. La luna la guarda, la disfa con silenziosa pazienza mentre la pelle tace come un muro in a...