lunedì 12 marzo 2018

Distopia di una coscienza


Camminare
sulla riva del mare,
perdere il fiato
e continuare a non sapere
qualcosa di importante.

Frantumo la pietra
dei miei silenzi
e mi nascondo
sotto gli artigli di un dove
senza senso.

Il nulla sconfina oltre le aspettative
e libera dalla costrizione dell'essere me.

Ma le parole se ne stanno zitte
sulla soglia ad accompagnare
le ragioni al precipizio.

Mi scivolano addosso i singhiozzi del cielo
nel tempo dell'andare randagio

Silenziosi vortici
volteggiano nell'aria:
sono i sospiri della notte
che parlano di me

è la contingenza infinita del destino 
che accarezza piano le mie illusioni
allungandomi l'anima altrove.

mercoledì 7 marzo 2018

Voglio te, del vino e le conseguenze

Il sole non tramonta,
la paura non giunge,
il tempo non scorre
e affonda lento
nel pantano del sublime.

Nell'inesauribile esigenza 
di restare a galla 
si alternano
sconfitta ed ebbrezza.

Nel silenzio limpido della neve,
a disegnare spirali
di lettere sciupate,
e parole superflue
a descrivere il miracolo
delle nostre bocche chiuse,
lasciate aride a contemplarsi tacere.

Con le nostre dita strette
in cappi d'affetto
e i corpi annodati distesi sul letto.

Inebrianti pensieri rischiarano l’anima
e covano questo
senso caldo di realtà

Nella semplicità di un gesto
prego che l’incantesimo non sfumi.







Passeggiata serale

 L'eterno sognatore passeggia  nel fondo di un bicchiere in un tramonto estivo l'odore di lavanda affiora la gramigna nel sofferto...