mercoledì 27 gennaio 2016

Inesprimibile Silenzio



E' notte,
Accoccolata in me
danzo nel buio
su passi di stelle assonnate.

Occhi smarriti
tra vicoli deserti
Indossano
Il mio buio ferito.
Randagio, un ricordo dimentico
socchiude i miei occhi

Percepisco il silenzio
il respiro lento,
quasi trattenuto.

In religiosa
attesa,
mi osservo,
intrappolata nella nebbia:
tenera vibrazione di paura.

Occhi stanchi
che non sanno più vedere
gli arcobaleni nascosti.

La mia croce piantata
nei frammenti di cielo
è passione svettante tra le cose fatte a pezzi.
Avessi un popolo a piangere o schifarmi,
la chiamerebbero conversione.

C’è una candela nera
consunta
su un grumo di cera informe.
Una linea di luce.
una vecchia lanterna,
Luce tracciata da un sentiero di ombre.
un faro che non rischiara
gli angoli di mare morto.


Ma
Non voglio smettere di fumare
la rabbia dei sogni

Cerco note di affetto
che possano creare
una sinfonia di tenerezza

Evaporo in una nuvola rossa,
in una delle molte feritoie della notte
l’ultimo graffio
di quel cielo
dove riposa nuda
una ruga di luna

Poi si tace,
una volta ancora,
muti maestri d'imperizia
per quella sola nota
che resta da suonare.

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