lunedì 17 marzo 2014

"Il poker si gioca in quattro, oppure in tre col morto, o anche meglio in tre col pollo"

Ieri sera ho fatto un torneo di poker con i ragazzi della residenza in cui abito,c'erano dei francesi, ma non solo. Mi aspettavo l'uso delle espressioni internazionali del poker, ma non è stato così: i francesi sono stati capaci di tradurre anche queste: call diventa je suis, raise diventa je relance, fold è je me couche, all in diventa l'incomprensibile tapis.
E traducono anche il nome dei punti, è vero anche in italiano diciamo coppia, doppia coppia, scala e colore, ma poker è poker, è pur sempre il nome del gioco! Loro, invece, dicono carré....


Sono rimasta sconcertata! 
Però ho vinto! Non è stato particolarmente difficile, sono troppo poco flessibili per saper giocare a poker! E per una volta ho usato a mio favore i loro pregiudizi sugli italiani e nell'ultimo abbatage (showdown, per capirci) vincendo ho esclamato: "Mais vous  voulez aller à voler à la maison des voleurs?" che secondo me sarebbe l'equivalente di "ma volete andare a rubare a casa dei ladri?".
In realtà non so se sia corretto, ho dovuto spiegar loro il senso, ma mi diverto lo stesso ad utilizzare i proverbi e i modi di dire nostrani.
Per esempio, a due ragazzi che vanno a pranzo alle 12 in punto dico sempre:
"Avec vous, nous pouvons régler l'heure sur l'horloge!"

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