martedì 25 marzo 2014

Perché il congiuntivo non è una malattia degli occhi!

Ho passato la giornata a tentare di parlare in francese cercando di fare pochi errori e per alzare un po' la mia autostima eccomi qui, stasera, per continuare a parlare degli errori più comuni della lingua italiana.

Appunto stasera e non sta sera perché stasera viene da (que)stasera, è cioè l'aferesi di questa unita a sera. Vale la stessa regola per stamattina, stanotte, stavolta.

C'è un'altra regola spesso ignorata, cioè la differenza tra accento grave per la vocale aperta (caffè) e accento acuto per la vocale chiusa (perché).

Proprio o suo? Sono due aggettivi o pronomi possessivi che spesso vengono considerati sinonimi, ma non è sempre così.  Per esempio in "Marco ha mangiato il suo panino" suo può essere sostituito con proprio senza modificare il senso della frase, " Marco ha mangiato il proprio panino."
"Marco ha scritto una lettera a Laura con la sua penna." In questo caso "la penna appartiene a Laura o a Marco?" Se la penna è di Marco è sicuramente migliore la forma "Marco ha scritto una lettera a Laura con la propria penna."
Quindi, per stabilire quale sia il termine giusto, basta chiedersi chi abbia il possesso dell’oggetto nominato e, qualora fosse il soggetto (in terza persona), utilizzare proprio.
È preferibile anche in frasi con soggetto indefinito: "Ognuno ha il proprio metodo", "Ciascuno decide in base alla propria coscienza" ed è obbligatorio nelle frasi impersonali: "È necessario rimediare ai propri errori", "Bisogna assumersi le proprie responsabilità".

Soprattutto al Sud, si usano in maniera transitiva alcuni verbi di movimento che, per definizione, non richiedono un complemento oggetto.
È facile sentir dire: "Sali la spesa", "Entra la macchina in garage", "Scendi il cane"...sono forme completamente errate e derivano da un uso dialettale dei verbi come uscire, entrare, salire, scendere. Si possono più correttamente usare verbi come per esempio: tirar fuori, riporre, mettere, portare su, portare giù.

Solamente al Nord si ha l'abitudine di mettere l'articolo determinativo davanti a nomi propri di persona.
"Ho incontrato la Vale","Ha telefonato la Barbara". É una forma completamente errata che deriva dal dialetto.
Non perché io abbia da ridire sui dialetti del Nord o su chi ha la presunzione di voler dividere l'Italia per un'ipotetica quanto inesistente superiorità, ma te al massimo è una bevanda (tè) o un complemento oggetto, ma non è mai un soggetto!

Ha piovuto o è piovuto? Si possono usare entrambi: "Stamattina ha piovuto per due ore", ma anche "Stamattina è piovuto per due ore". In senso figurato, invece, deve essere sempre utilizzato l'ausiliare essere: "Le sono piovute addosso centinaia di critiche".

"Non c’entra niente" o "Non centra niente?" La prima viene da entrarci, essere coinvolto, la seconda viene da centrare, fare centro. Quindi se volete dire che non c'entrate niente con un furto la forma corretta è la prima.

Accellerare o accelerare, la forma corretta è con una sola l, accelerare

Differenza tra insegnare e  imparare. Se pensate che i professori sono chiamati anche insegnanti, cioè coloro che insegnano, la differenza dovrebbe essere chiara.

Le telefono o la telefono? La telefono non esiste a meno che non conosciate qualche ragazza munita di tasti!

Braccia e bracci? Il plurale di "braccio" è differente a seconda del senso:
  •  bracci si usa per indicare oggetti o parti di oggetti che sporgono o si muovono come un braccio, come nel caso dei bracci meccanici;
  • braccia si usa per riferirsi agli arti superiori del corpo umano.

Ossa e ossi? Anche il plurale di "osso" è differente a seconda del senso:
  • ossa, deriva dal neutro latino ossa, si riferisce all'insieme delle ossa del corpo umano;
  • ossi, deriva direttamente dal singolare osso, si riferisce o ai singoli ossi del corpo umano o agli ossi animali.
    Continua...


 Tutti ci ritroviamo a scrivere almeno una frase al giorno, una mail, un sms o un messaggio su Facebook: sarebbe bello che le scrivessimo senza errori. Non è per avere la presunzione di diventare scrittori, ma dovrebbe essere solo una prova della nostra nazionalità.

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