sabato 31 maggio 2014

"Essere poliglotta è una gran cosa, ma solo chi tace può farlo perfettamente in tutte le lingue"

La lingua francese è strana, non solo è complicata, piena di regole e di eccezioni, difficile da pronunciare correttamente e  completamente discordante tra scritto e orale ma è anche piena di frasi fatte e sottintesi.
Oggi vi faccio un esempio: la differenza tra merci e merci bien.

Merci è esattamente grazie, lo dite quando qualcuno, vi tiene la porta aperta o quando vi versano l'acqua nel bicchiere, la seconda quando quel qualcuno vi tiene la porta aperta sotto la pioggia battente e aspetta che voi portiate dentro tutta la spesa e anzi poi vi aiuta anche a portare le buste pesanti oppure a quel qualcuno che vi vuole versare l'acqua e si allunga ma non arriva alla bottiglia, allora si alza, fa lo slalom tra il pepe ed il sale, cerca di non far cadere il mazzo di fiori a centrotavola, raggiunge la bottiglia dell’acqua e vi riempie il bicchiere, quindi la parola bien rafforza il vostro merci.
Possiamo tradurli come Grazie e Grazie mille.
Adesso prendiamo l’espressione Je t’aime e Je t’aime bien che dopo la spiegazione precedente tradurreste subito con Ti amo e Ti amo da impazzire.
 E invece, a dimostrazione del fatto che i francesi sono contorti, non è così!
 La prima frase implica un sentimento profondo, quello che ci fa battere il cuore e ci fa sentire le farfalle nello stomaco (se non è il cibo francese) è quello che diremmo al nostro ragazzo o alla nostra ragazza, a nostro marito o a nostra moglie.
Mentre la seconda è udite udite, meno forte. Si dice di qualcosa che ci piace abbastanza o di qualcuno appena conosciuto

Sinceramente non smetto mai di stupirmi. 

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