Aujourd'hui,
je suis en grève (Oggi sciopero!)
Dovrei
"lavorare", fare quello per cui ho lasciato l'Italia, ovvero questo
fantomatico stage (anche se lo dovrei chiamare apprendistato giusto per un po'
di perequazione!) ma mi hanno fatto innervosire.
Allora starò
qui, in questo ufficio, consumando l'energia
elettrica francese e coperta dalla loro assicurazione francese (pagata da me) a
scrivere il mio secondo post.
Non credo
che potrà essere un appuntamento quotidiano, ci saranno anche dei giorni in cui
non sarò così polemica da sentire l'esigenza di scrivere..o forse no?
Fatto sta
che sono qui da sola e non posso parlare avec
personne: forse la loro asocialità è intrinseca nell'usare la stessa parola
per indicare persona e nessuno? E vi racconterò la mia disavventura di oggi.
I francesi
sono dei burocrati e ci godono nell'esserlo.
Quando
finirò di completare la burocrazia necessaria per stare 5 mesi qui, secondo me sarà tempo di rimpatriare!
La
burocrazia italiana farà anche schifo, ma quella francese è snervante, ossessiva, forse
particolarmente con gli stranieri o almeno, posso testimoniare, con gli
italiani.
Credo che se
non avessi deciso di venire in Francia a fare questo stage ci sarebbero al meno
un paio di chili di ossigeno in più al giorno
(mi sono
documentata http://www.vialattea.net/esperti/php/risposta.php?num=9988 )
Vi faccio un esempio riguardante la ricerca di una sistemazione abitativa.
Allora solo
per avere in affitto, e quindi pagare, una stanza in una residenza sporca e sovraffollata
sono stati necessari in triplice copia e
via posta e non par mél (sì, è
l'e-mail!)
1. il modulo di richiesta compilato (e questo ci
sta)
2. una copia
della mia carta di identità (e anche questo ci sta)
3. una
giustificazione della mia presenza a Grenoble, ma convention de stage (e questa
ci sta)
4. il
libretto della mia università di partenza (e già questo ci sta un po' meno)
e da spedire
o da completare all'arrivo (che gentili), ma tutti estremamente indispensabili
pena la non ammissione nella residenza
5. un deposito
di garanzia, (eccessivamente costoso ma ci può stare)
6. l'attestazione
di una assicurazione sanitaria, è sufficiente la tessera sanitaria, ma ce n'è voluto per scoprirlo! Faceva schifo
indicarlo?!
7. un'assicurazione
sulla casa ovviamente di una compagnia assicurativa francese (...sono una nota
piromane)
8. un conto corrente francese, per farci cosa non
si sa!
e ora viene
il bello...
9. 10. 11.
12.... Un GARANTE con un dossier o meglio cartella di documenti interminabile!
Io sono
stata ammessa anche senza il garante (che grande concessione!) e oggi sono
andata in un ufficio della segreteria a tentare di regolarizzare la mia situazione
con il mio francese affettato e incespicante.
Che per
l'affitto di una stanza ci sia bisogno
di un garante ci può anche stare, ma non vogliono solo qualcuno che garantisca
finanziariamente per te: vogliono talmente tanti documenti, beaucoup des papiers,che sembra stiano
cercando una compatibilità per il midollo osseo.
Vogliono
1. due copie
di un modulo detto "acte de caution solidaire"
2.una giustificazione di reddito
ovvero gli ultimi tre bollettini dello stipendio e l'ultima dichiarazione dei
redditi e specificano che tale garante debba percepire almeno 1000 euro di
stipendio mensile
3. una copia della sua carta
d'identità
4. un conto corrente bancario a suo
nome.
E poi,
suddetto presunto donatore di organi, deve obbligatoriamente risiedere in
Francia. Quindi una qualsiasi garanzia genitoriale, anche dovutamente
documentata è esclusa.
Ma, mi
sembra di ricordare dalle poche ore di Educazione Civica che la Francia
appartenga all'Unione Europea...O sbaglio?
Fatto sta mentre
io discutevo nel mio francese precario con questa diligente impiegata, completamente
digiuna di inglese, lei per tutta risposta sparlava con la sua
collega di quanto poco siano poliglotti o meglio francoglotti gli italiani...
E contare
fino a dieci mi è servito solo per tradurre l'insulto in francese!
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