domenica 16 febbraio 2014

Senza generalizzare!

Tutti mi chiedono come mi trovi qui, io rispondo sempre in maniera diversa.
Il mio rapporto con la Francia e con i francesi varia di giorno in giorno. Ci sono momenti in cui non li sopporto e altri in cui si fanno amare.
Ho incontrato tanti francesi, gentili e disponibili, sia a chiacchierare alla velocità di 4 parole al minuto sia ad aiutarmi in questo loro ambiente così vicino ma così lontano dal mio.
Ma ne ho incontrati anche tanti presuntuosi e fastidiosi, anche se in realtà credo siano semplicemente ottusi.
Per esempio quando si mettono tutti in fila all'obliteratrice alla fermata del tram, anche se quello prima di loro ha constatato che non funziona: provano lo stesso anche tutti gli altri della fila. Essere ligi alle regole è giusto, ma qui può diventare un limite.  Se in un attraversamento pedonale c'è il semaforo ed è rosso ma non passano macchine, non attraverseranno finché non scatta il verde e se tu, che ti senti un'idiota a stare lì ferma con la strada libera, attraversi ti guardano come se ti stessi buttando dal decimo piano di un palazzo.
In giro per negozi ho notato che tutto è sistemato con gusto e amore dell'estetica: fanno delle bellissime confezioni e anche le vetrine, soprattutto delle pasticcerie sono un piacere anche per gli occhi.
Sono andata a fare la spesa e ho ritrovato questa cura anche nei supermercati, dove ho piacevolmente osservato che sono forniti di tutto, ma soprattutto di surgelati e scatolame, perché i francesi non cucinano, scaldano e riempiono di salse grasse tutto.  
Ma sicuramente alla bellezza non è affiancata l'igiene.
Nei loro supermercati non esistono i guanti per prendere frutta e verdura. Le baguette te le vendono incartate con un foglietto di carta o al massimo con una confezione di plastica aperta.
Si vedono, così com'è nell'immaginario collettivo, persone con le baguette sotto il braccio oppure sul tram mentre serafici le addentano e le appoggiano ovunque senza pensieri.
Comunque non si sa mai come portarla, dato che nella busta non ci entra, io la spezzo e  ce la infilo. Ma io dico: "queste cavolo di baguette le avete inventate voi, stressate l'anima per la nazionalizzazione di tutto, non potreste distribuire delle buste della spesa, francesi, in cui ci entri una baguette intera?"
Non so se sono proprio sporchi, ma sicuramente sono tutti rilassati. Cade per terra qualcosa che stavano mangiando? La raccolgono, ci soffiano e continuano tranquillamente a mangiarla! I parchi sono pieni di bambini che giocano per terra con la sabbia in bocca sotto gli occhi placidi delle mamme. E poi nelle tipiche case ci sono una stanza con la toilette, quindi solo con il water, e una, la salle de bain, con il lavandino e la doccia. Questo ci fa intuire quanto poco colleghino l'uso della prima stanza con l'uso della seconda. E poi, non dimentichiamoci che non hanno il bidet...
Quando si dice che i francesi hanno la puzza sotto il naso, è vero, sono loro!
Ma tutto ciò che è francese è bello, secondo loro, e tutto ciò che viene dall'estero è il male.
Per capire come ragionano: la prima epidemia di sifilide fu causata dal re francese Carlo VIII quando scese a Napoli, nel 1495. Da allora, in tutto il mondo la sifilide è conosciuta come “mal francese”. Tranne che in Francia: dove è detta “mal napolitain”.




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