lunedì 10 febbraio 2014

Io mi ambiento ovunque, sono peggio degli scarafaggi!

Si può dire che io inizi a considerare un posto un po' come casa mia se ci cammino scalza senza problemi. 
E il fatto che io stia camminando scalza in questa stanza di 12 metri carrés forse vuol dire che mi sto abituando a vivere qui!
Fatto il salto, è una tempesta di emozioni che ti scuotono dalla polvere (non del pavimento, quello l'ho pulito!) cui ci si abitua ammalandosi di quel cancro diffusissimo al giorno d'oggi che è la monotonia.
Sapere che questa sarà un'esperienza limitata nel tempo mi permette un approccio rivoluzionario anche ai problemi quotidiani. 
Non che in Italia non avrei fatto polemica anche per le piccole cose ("è che mi hanno disegnata così!"), ma qui lo posso fare a mente più leggera!
Mi sono convinta che mettermi in gioco così, in barba alle reticenze, senza i soliti formalismi da dottrina della morale seicentesca, sarà sicuramente una scommessa da vincere. 
E poi il fatto che l'Erasmus sia diventato un must e chiunque lo abbia fatto lo elogi, dovrà pure voler dire qualcosa, no?
Nei giri di valzer, non sempre aggraziati, dei giorni scorsi ho scoperto delle sfumature del mio carattere a me sconosciute e a volte insperate che mi hanno fatto stupire di me stessa.
Allora ho iniziato la mia personale battaglia, ho sempre provato simpatia per Don Chisciotte e per i suoi mulini a vento!
1. Ho richiesto una tastiera qwerty, anche se questo ha comportato compilare un altro paio di moduli.
2. Pretendo la pronuncia corretta del mio nome: io mi chiamo Claudia e si pronuncia [Clạu̯dia] e non [Clọdia]: non è che se in Italia ci si presenta uno che si chiama François [fʁɑ̃'swa] noi lo chiamiamo [Francois]!
E voglio imparare il francese: sono a casa loro!
Anche se, sono talmente tronfi della loro identità linguistica da credere che sia il resto del mondo a pronunciare male la "erre" e anche se sbagliare una concordanza nella loro lingua potrebbe espormi al pubblico ludibrio.
3.Ma mi rifiuto CATEGORICAMENTE di pronunciare la parola ordinateur, io dirò computer nei giorni buoni, macchina nei giorni cattivi. Credo che mi potranno capire lo stesso oppure al massimo userò qualche arzigogolata perifrasi.

Ah..un'altra piccola chicca
Nella tastiera azerty non c'è la possibilità di scrivere né la ò né la ì....

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